Mostre di arte moderna e contemporanea

1984: Fotografie da viaggio in Italia. Omaggio a Luigi Ghirri

11 luglio - 9 settembre 2012

Triennale
Viale Alemagna 6, Milano
Tel. 02-724341
Orari: 10:30-20:30, gio 10:30-23, lunedì chiuso. Ingresso libero

Luigi Ghirri è morto 20 anni fa e il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo ha deciso di ricordarlo proponendo un lavoro collettivo che ha promosso e curato nel 1984 invitando 20 colleghi (Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Giannantonio Battistella, Vincenzo Castella, Andrea Cavazzuti, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Vittore Fossati, Carlo Garzia, Guido Guidi, Luigi Ghirri, Shelley Hill, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Claud Nori, Umberto Sartorello, Mario Tinelli, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Cuchi White), in gran parte italiani, a raccontare per immagini il loro "Viaggio in Italia". Il suo scopo era quello di far vedere un altro aspetto della Penisola, meno tradizionale o stereotipato, diverso da quello che proponevano le riviste turistiche o la televisione. E ci è riuscito. Le foto in questione, infatti, anche se non sono stupefacenti o spettacolari, e forse proprio per questo, si allontanano da quello che è l'effetto "cartolina" e mostrano, nella loro semplicità, la realtà e la quotidianità dell'Italia così com'è, coi suoi paesi e le sue cittadine di provincia, le sue località marine e montane, le sue luci, ombre e penombre.
Il modo in cui Ghirri e i suoi amici fotografi hanno affrontato questo lavoro è in primo luogo antropologico e geografico ma la loro ricerca conoscitiva non si è fermata qui e, grazie alla sensibilità di ognuno di loro, questo viaggio in Italia si è trasformato in un'"avventura del pensiero e dello sguardo" capace di trasmettere un senso di spaesamento, solitudine e nostalgia, che, a tratti, ha assunto il tono della poesia. Una poesia fatta di muri sbrecciati, casolari in rovina, chiesette abbandonate, bar d'altri tempi, giardini silenziosi, luoghi marginali, dettagli di poco conto perchè la nostra identità è fatta anche di queste cose.

La mostra in corso, curata da Roberta Valtorta, che è il direttore scientifico del Museo di Villa Ghirlanda, dove le immagini sono conservate, propone una ricca selezione di quelle fotografie, datate tra il 1972 e il 1983 e recentemente restaurate dal MiBAC, alcune immagini che Giovanna Calvenzi ha scattato nel 1984, quando il progetto di Ghirri, ormai realizzato, è stato presentato alla Pinacoteca Provinciale di Bari, il bozzetto preparato da Paola Bergonzoni per la copertina del catalogo, pubblicato allora da Il Quadrante di Alessandria con testi di Arturo Carlo Quintavalle e Gianni Celati, e il film Viaggio in Italia. I fotografi vent'anni dopo che Maurizio Magri ha girato nel 2004 per il MuFoCo ed è stato ristampato per questa occasione.
Il percorso espositivo è suddiviso in sezioni, che si chiamano l'"O di Giotto", "Si chiude al tramonto", "Nessuno in particolare", "Sulla soglia", "Centrocittà", "Capolinea", "Del luogo", "Margini", "Lungomare", "A perdita d'occhio". Titoli evocativi, ma un po' vaghi, che indicano tutto e niente. Di tutto e niente è fatta, infatti, la vita e anche questa mostra, che ha avuto però un'importanza fondamentale perché ha contribuito al rinnovamento della nostra tradizione fotografica e alla nascita di quella che è stata chiamata "Scuola italiana di paesaggio". Guardando queste immagini a distanza di quasi trent’anni, viene comunque spontanea anche un'altra riflessione, che riguarda molto da vicino la condizione del nostro territorio, che, negli ultimi decenni, è stato completamente trasformato finendo col perdere, come ha scritto Roberta Valtorta, "quella armonia tra natura e cultura che era un tratto così profondamente italiano". Questa rassegna assume quindi anche un altro valore, quello di un invito a riscoprire e recuperare la bellezza del nostro Paese, che deve essere tutelata a tutti i costi.

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