Glossario: termini dell'arte moderna e contemporanea
Biedermeier
Corrente letteraria e artistica, originata nei territori di lingua tedesca all'indomani del congresso di Vienna.
Il periodo "Biedermeier" si caratterizzò nelle arti figurative per la trattazione di soggetti semplici, gradevoli e spensierati, descritti con gusto per i particolari ed esenti da accenti drammatici. Esempi tipici erano le scene di conversazione, momenti della vita di contadini, episodi tratti da romanzi d'intrattenimento, ecc. La tecnica pittorica era accurata e sobria, a volte superficiale, ma non priva di energia e carica innovativa, come nel caso di Carl Spitzweg.
Il "Biedermeier" originò dopo il 1815, in seguito alla disfatta di Napoleone e alla Restaurazione, come risposta a un'esigenza di ordine e tranquillità. La denominazione deriva dal personaggio letterario di Gottlieb Biedermeier, descritto in parodia da Ludwig Eichrodt nei Biedermeiers Liederlust. Pubblicata nel 1869, la raccolta di versi descrive in parodia la figura piatta e leggera del pesonaggio, emblema a posteriori di quel periodo.
Principali esponenti della pittura "Biedermeier" furono i tedeschi Carl Spitzweg, Ludwig Richter, Eduard Gärtner, gli austriaci Ferdinand Georg Waldmüller, Josef Danhauser, Peter Fendi, lo svizzero Marquard Wocher. In Italia si può ricordare Michelangelo Grigoletti, che nel 1929 dipinse l'arioso Ritratto della famiglia Fossati Paris.