Cronologia avvenimenti dell'arte moderna e contemporanea
1948
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Opere
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Atanasio Soldati dipinge Trenta, opera astratta suddivisa in 30 scomparti, che si ricollega all'omonima tela di Wassily Kandinsky del 1937 (vedi 1937)
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Armando Pizzinato dipinge Uno spettro percorre l'Europa in occasione del centenario del Manifesto del Partito Comunista di Marx-Engels
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Renato Guttuso dipinge Uccisione del capolega e Mangiatori di angurie, opere di genere realista che risentono dell'influenza postcubista
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Alla fine dell'anno, Lucio Fontana inizia la serie dei Concetti spaziali, ottenuti attraverso perforazioni simili a buchi di fogli di carta, tele e altre superfici
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Alberto Burri realizza le prime composizioni astratte con grafismi lineari, che espone alla galleria La Margherita di Roma
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Giulio Turcato comincia a dipingere il ciclo di tele Rovine di Varsavia
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Henri Matisse dipinge Grande interno rosso, oggi al Musée national d'art moderne di Parigi
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Pablo Picasso dipinge due versioni di La cucina, oggi al Musée Picasso di Parigi e al Museum of Modern Art di New York, costituite da un semplice tracciato di linee di forza e di lnee concentriche simili a bersagli
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Georges Braque dipinge la prima versione di Le Billard
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Nicholas de Stael dipinge Maratona, oggi alla Tate Modern di Londra, caratterizzata da un intreccio di tasselli a tinte contrastanti che conferiscono movimento alla composizione
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Max Ernst realizza Capricorn, grande scultura con figure totemiche
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Paul Delvaux dipinge La voix publique, oggi al Musée d'art moderne di Bruxelles
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Joan Miró realizza la serie di 13 Litografie
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Jackson Pollock dipinge Number 1, grande tela con gocciolature ("dripping"), oggi al Museum of Modern Art di New York
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Willem de Kooning dipinge Asheville, oggi alla Phillips Collection di Washington (DC)
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Willem de Kooning dipinge un ciclo di tele in bianco su nero
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Franz Kline realizza le prime opere espressioniste astratte, ingrandendo a dismisura immagini di sedie, che dipinge con enormi pennellate
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Barnett Newman dipinge Onement I, dove per la prima volta introduce campiture monocrome interrotte da strisce verticali di un altro colore ("Zip")
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Barnett Newman pubblica il testo critico The Sublime is Now, in cui sostiene che, a differenza dell'arte europea, gli artisti americani sono liberi dal peso della tradizione culturale e questo consente loro di riuscire nella rappresentazione del "sublime"