Storia dell'arte: arte moderna

Il Dadaismo: caratteristiche principali

Mostra dadaista a Berlino, 1920Il Dadaismo è stato uno dei principali movimenti artistici della prima metà del '900.
È originato in Svizzera nel 1916 e ha avuto irraggiamenti a Parigi, in Germania, in Italia e persino in America. Gli influssi più importanti si sono avuti, però, nel dopoguerra, quando alle sue tematiche si sono ispirati movimenti e correnti in Europa e in America.

La data d'inizio del Dadaismo si considera il 5 febbraio, quando a Zurigo nacque Cabaret Voltaire. L'evento fu opera di un gruppo di intellettuali europei rifugiatisi in Svizzera per sfuggire alla guerra. Del nucleo originario facevano parte Hans Arp, Hugo Ball, Tristan Tzara, Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter. La loro attività consisteva nelle cosiddette "serate".
Aspetti tipici delle serate del Cabaret Voltaire erano l'assenza di regole e limiti, il ricorso a provocazioni e dissacrazioni di ogni genere e la combinazione di linguaggi artistici diversi.

Il nome "Dadaismo" di per sé non significa assolutamente nulla. A idearlo fu Tristan Tzara, che si sarebbe ispirato ai primi versi dei neonati: "Dada".
Caratteristiche principali del Dadaismo erano:

  • La negazione dell'arte in quanto espressione dei valori e delle convenzioni borghesi, che frenano la libertà espressiva
  • L'atteggiamento irrazionale e dissacratorio, in quanto strumento adatto a perseguire il fine di distruggere l'arte
  • La poetica della casualità, il "caso" come migliore garanzia per produrre opere d'arte originali e vicine alla vita
  • La fusione tra le varie arti, con un riferimento particolare alla poesia, alla pittura e alla musica.

Un precedente importante del Dadaismo è costituito dal Futurismo. Comune ai due movimenti era l'impostazione anti-artistica, l'atteggiamento ribelle e anarchico, la libertà di linguaggio (il metodo futurista delle "parole in libertà") e la fusione tra le varie arti. Diversi erano, invece, l'atteggiamento politico, la concezione stilistica e l'idea del "bello".
Marinetti e i futuristi inneggiavano a una "bellezza nuova", quella della velocità. I dadaisti, al contrario, non erano affatto interessati alla bellezza, in quanto non credevano nell'oggettività della bellezza.

Da Zurigo il Dadaismo si diffuse rapidamente in Europa, soprattutto a Parigi e in Germania.
A Parigi entrarono nell'orbita dadaista personaggi di primo piano, come Marcel Duchamp e Francis Picabia. A Duchamp si deve una delle più famose realizzazioni del Dadaismo: il "ready-made".
Sempre a Parigi si mossero in ambito dadaista anche i futuri surrealisti: André Breton, Paul Eluard, Louis Aragon.
Sviluppi molto rilevanti si verificarono in vari centri della Germania. A Colonia Johannes T. Baargeld e Max Ernst detterono vita a "Dada-Köln". Berlino, a sua volta, fu teatro di "Dada-Berlin" e delle sue manifestazioni. Tra i partecipanti figurano i nomi di John Heartfield, Wieland Herzfelde, Georg Grosz, Otto Dix, Johannes Baader, Raoul Hausmann e Hannah Höch.
Un po' al di fuori, ma con molte attinenze, si può includere anche l'attività di Kurt Schwitters ad Hannover. Il suo lavoro giunse a un singolare connubio tra ricerca artistica e umorismo dadaista toccando vari ambiti: le arti visive, la letteratura, la musica.
L'emigrazione di Duchamp e Picabia oltreoceano produsse effetti anche negli Stati Uniti. A loro si unì, in particolare, Man Ray, l'inventore dei Rayogrammi e degli Oggetti d'affezione.

La durata del Dadaismo fu breve. Tra il 1922 e il 1924, esaurita la sua funzione di demolizione del modo convenzionale di fare arte, i suoi principali esponenti elaborarono nuove soluzioni artistiche. In Francia dal Dadaismo scaturì il Surrealismo. In Germania derivarono varie correnti della Nuova Oggettività.
Ma la sua influenza si è protratta a lungo. L'impulso a pratiche artistiche nuove è servito di stimolo nei confronti di vari tipi di esperienze comportamentali del dopoguerra. Allo stesso modo, il suo atteggiamento ironico e il conferimento di statuto artistico a oggetti d'uso comune sono stati fattori determinanti per la nascita di molte correnti del dopoguerra. Ad esempio: "New Dada", gli Happenings, Fluxus.

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