Giacomo Balla

Luoghi dove è documentata l'opera di Giacomo Balla.
Musei con varie opere fondamentali di Giacomo Balla

I nuclei più folti di opere di Giacomo Balla non sono necessariamente quelli che contengono le opere più importanti. Ad esempio, Velocità astratta (1913), la più grande tela futurista di Balla, si trova nella Pinacoteca Giovanni e Marella Agnella di Torino. Ed è l'unica.
Alcune opere importanti si trovano riunite in piccoli gruppi nelle collezioni di un numero limitato di musei internazionali.

  • Civico Museo d'Arte Contemporanea  (CIMAC) / Milano - I

    A confronto del portentoso insieme di opere dell'amico Boccioni, il nucleo di Giacomo Balla presente nelle collezioni del Civico Museo d'Arte Contemporanea di Milano può apparire, se non misero, quantomeno dimesso. Balla era poco presente nella collezione di Ausonio Canavese, la fonte principale delle incredibili opere futuriste di questo museo.
    All'inizio degli anni '90, dapprima l'acquisto da parte del Comune di Milano di un'opera pre-futurista, e poi l'acquisto del nucleo principale della collezione di Riccardo e Magda Jucker, hanno cambiato radicalmente le cose.
    Sono 6 le opere di rilievo. Tra esse spiccano il noto Spazzol-ridente del 1918, e Automobile+velocità+luce, una delle caratteristiche composizioni del 1913 sul tema della velocità.

  • Museum of Modern Art  (MoMA) / New York, NY - USA

    Un po' eclissate dalle voluminose tele di Boccioni, Carrà e Severini, le opere del buon Balla presenti al Museum of Modern Art di New York, riescono a documentare molti temi tipici della fase "eroica" dell'artista. Fondamentale la tela del 1909 Lampada ad arco. Velocità d'automobile (1912) rientra nella serie delle numerose composizioni sul tema della velocità. Mentre Linee andamentali + successioni dinamiche. Volo di rondini (1913) è una delle composizioni più significative sul tema del movimento, simulato attraverso la rappresentazione contemporanea di fasi diverse del movimento di rondini.

  • Galleria d'Arte Moderna / Milano - I

    La collezione Grassi, donata al Comune di Milano nel 1956, tra i suoi principali motivi di attrazione può vantare 6 opere di Balla.
    Fidanzata a Villa Borghese (1902) è una delle opere più caratteristiche della fase pre-futurista. Opera capitale del primo futurismo è invece Bambina che corre sul balcone o (Ragazza che corre sul balcone) del 1912, ripreso da un piccolo studio ad inchiostro, relativo al movimento delle gambe della bambina. Velocità d'automobile del 1913 è una delle versioni migliori del ciclo relativo alla velocità.

  • Collezione Peggy Guggenheim / Venezia - I

    Peggy Guggenheim in vita collezionò anche opere di artisti futuristi italiani. Tra esse troviamo Velocità astratta + rumore (1913-14) di Giacomo Balla.
    Ma la documentazione di Balla in tempi recenti si è arricchita di alcune opere di importanza fondamentale. Si tratta di Linee andamentali + successioni dinamiche (1913) e Mercurio passa davanti al sole (1914), pervenute attraverso il deposito di 26 opere della collezione di Gianni Mattioli. Sono due delle opere più impegnative di tutta la fase futurista dell'artista.

  • Museo Teatrale alla Scala / Milano - I

    Nel 1916 viene commissionata a Balla la Scena plastica per il balletto di Strawinsky Feu d'artifice, su coreografia di Diaghilev, presentata al Teatro Costanzi di Roma nel 1917. Al Museo Teatrale alla Scala di Milano sono oggi conservati molti dei bozzetti eseguiti dall'artista.

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