Umberto Boccioni
Luoghi dove è documentata l'opera di Umberto Boccioni.
Musei con varie opere fondamentali di Umberto Boccioni
È, ancora una volta, la passione di alcuni collezionisti per il lavoro di Umberto Boccioni che ha permesso ad alcuni musei di riunire varie opere dell'artista, tutte assieme. I nomi di questi personaggi spiccano in tutti i cataloghi di mostre su Boccioni e il Futurismo: Emilio e Maria Jesi, Gianni Mattioli, Eric e Salome Estorick.
Merita un cenno particolare Gianni Mattioli. Infatti, la sua collezione è ritenuta la più importante al mondo per l'arte italiana del primo '900. Una selezione di opere è stata concessa dagli eredi in deposito alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Tra queste opere spicca uno dei 3-4 più grandi capolavori di Umberto Boccioni: Materia. Per conoscere il destino definitivo di questa opera occorrerà attendere la scadenza del deposito a lungo termine.
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Pinacoteca di Brera / Milano - I
Poche ma molto scelte le opere di Boccioni presenti a Brera. Risalgono tutte alla fase pre-futurista. Di impianto prettamente divisionista è l'Autoritratto del 1908, che in realtà sul retro riporta un secondo autoritratto dipinto l'anno precedente. Caratteristiche della fase di passaggio al futurismo sono, invece, la famosa Rissa in galleria ed il bozzetto per La città che sale, entrambe del 1910 e donate da Emilio e Maria Jesi.
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Galleria Nazionale d'Arte Moderna (GNAM) / Roma - I
Boccioni purtroppo non è presente come dovrebbe nelle collezioni della GNAM.
Perduta nel 1951 l'occasione di acquistare La città che sale, manca oggi la fase pre-futurista e sono poche le opere futuriste vere e proprie. In ogni caso val la pena citare la bellissima scultura originale in gesso Antigrazioso del 1912, la tela Cavallo + cavaliere + caseggiato del 1914 e il grande Ritratto del maestro Ferruccio Busoni del 1916, una delle ultime opere dell'autore. -
Collezione Peggy Guggenheim / Venezia - I
Peggy Guggenheim in vita collezionò anche opere di artisti futuristi italiani. Tra esse spicca Dinamismo di un cavallo in corsa + case del 1914-1915, di Umberto Boccioni. Si tratta di un'importante scultura, realizzata assemblando elementi in materiali diversi. La scultura, mancante di alcune parti originali, è stata anche un'interessante banco di prova dal punto di vista del restauro delle opere d'arte del '900.
Ma la documentazione di Boccioni in tempi recenti si è arricchita di alcune opere di importanza fondamentale. Si tratta di Materia (1912) e di Dinamismo di un ciclista (1913), pervenute attraverso il deposito di 26 opere della collezione di Gianni Mattioli. Materia, in particolare, rappresenta l'opera più impegnativa di tutta la fase futurista dell'artista. -
Estorick Collection of Italian Art / Londra (London) - UK
La fondazione creata da Salome e Eric Estorick è nota per la sua completezza nel campo dell'arte italiana del '900. Umberto Boccioni è presente con disegni, stampe e opere su tela.
Da ricordare sono soprattutto uno dei bozzetti per La città che sale (1910) e la tela del 1911 Idolo moderno. -
Museu de Arte Contemporaneo / San Paolo (Saõ Paulo) - BRA
Tra il 1912 e il 1913 Boccioni si dedicò con grande impegno alla scultura. Partendo da strutture polimateriche, in cui sperimentava la fusione della figura con la finestra, passò alla ricerca sul dinamismo della bottiglia e del corpo umano. Degli originali in gesso purtroppo ben poco è rimasto, e quasi tutto si trova a San Paolo. Sviluppo di una bottiglia nello spazio (1912) e Forme uniche della continuità nello spazio (1913) sono presenti sia con i gessi originali che con le rispettive fusioni in bronzo.