Umberto Boccioni

Attività artistica di Umberto Boccioni

Umberto Boccioni, "Elasticità", 1912, Civiche Raccolte d'Arte, MilanoUmberto Boccioni ha attraversato la storia dell'arte italiana come una meteora.
Tra le prime opere autonome e le ultime trascorre, infatti, appena un decennio. Si tratta, però, di un decennio intenso, nel corso del quale l'artista lascia un'impronta profonda.
Nel giro di pochi anni Boccioni brucia le tappe. Sperimenta la tecnica divisionista. Studia il cubismo. Dopodiché fa convergere tutte queste esperienze sul problema che lo coinvolgerà per circa 4 anni: la resa del movimento e del dinamismo del corpo. Queste ricerche fanno da sfondo alla nascita del Futurismo, di cui Boccioni è uno dei massimi protagonisti.

Il Futurismo raccoglie personalità artistiche molto definite. Le principali sono Balla, Boccioni, Carrà, Russolo e Severini.
Li accomuna il fascino per la modernità, la fiducia nel progresso della scienza, il culto della macchina e della velocità. In quanto artisti, si propongono tutti di tradurre in immagini e forme il senso del movimento e della velocità. Ognuno in maniera personale.
Del Futurismo Boccioni interpreta il versante più solido, volumetrico. Il suo obiettivo è riuscire a rendere le masse in movimento. In pittura, come in scultura, ricorre il tema del corpo umano che si scompone, per compenetrarsi con lo spazio.
Poco prima di morire, Boccioni sembra non credere più alla sua personale "ricetta". Nonostante questo, la sua opera rimane uno dei più grandi contributi dell'arte italiana a tutta l'arte del '900.

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