Sigmar Polke

Cenni biografici

Sigmar PolkeSigmar Polke nasce a Oels (Slesia) nel 1941.

Nel 1953 con la famiglia si trasferisce dalla DDR in Germania Ovest. Si stabilisce a Düsseldorf. Dal 1959 al 1960 studia pittura su vetro. Nel 1961 si iscrive alla Staatliche Kunstakademie di Düsseldorf, dove ha come insegnanti K.O. Götz e Gerhard Hoehme.
Nel 1963 Polke inizia il rapporto di amicizia e collaborazione con Gerhard Richter e Konrad Lueg, che porta all'esperienza del "Kapitalistischer Realismus" (realismo capitalista). Polke non è però presente alla serata della "Demonstration für den kapitalistischen Realismus" presso il Möbelhaus Berges.
Polke realizza una lunga serie di opere in cui rappresenta ironicamente e comicamente alcuni degli oggetti più comuni, che infarciscono l'esistenza del tedesco medio del "Wirtschaftswunder" (miracolo economico). Come supporto impiega tele degli stessi tessuti stampati con cui vengono prodotte tovaglie e lenzuola. Ad essi vanno affiancandosi i cosiddetti Rasterbilder, consistenti in raffigurazioni di motivi di vario genere, dal banale al serio, ottenute mediante la riproduzione del retinato dell'offset.
Nel 1966 Sigmar Polke riceve il Kunstpreis der deutschen Jugend. Dal 1970 al 1971 è docente presso la Hochschule für Bildende Künste di Amburgo.
Nel 1972 si stabilisce a Willich, piccola località a metà strada tra Düsseldorf ed il confine con l'Olanda.
Nel 1974 effettua un viaggio in Pakistan e Afghanistan. Nel 1975 partecipa alla XIII. Biennale São Paulo, e riceve il premio della città di São Paulo.
Nel 1977 diviene professore stabile alla Hochschule für Bildende Künste di Amburgo. L'anno dopo si stabilisce a Colonia.

Con gli anni '80 Polke sviluppa una tecnica pittorica basata sulla sgocciolatura del colore. Inoltre, sperimenta l'utilizzo di lacche e colori che si modificano nel tempo o in rapporto alle condizioni ambientali.
Il lavoro di Polke riceve vasti riconoscimenti in tutto il mondo. Nel 1982 gli viene assegnato il Will-Grohmann-Preis della città di Berlino. Nel 1984 è la volta del Kurt-Schwitters-Preis di Hannover. Importanti retrospettive vengono allestite a Rotterdam, Colonia e Zurigo, mentre sue opere figurano implacabilmente in tutte le più note collezioni europee e americane d'arte contemporanea.
Nel 1986 espone presso il padiglione tedesco della Biennale di Venezia. Per l'occasione riceve il Gran Premio per la Pittura. Nel 1988 viene allestita un'ampia retrospettiva presso il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris.

Negli anni '90 Polke rivolge ancora una volta la sua attenzione verso il supporto.
Sperimenta superfici pittoriche trasparenti o semi-trasparenti di poliestere, che in alcuni casi sovrappone, ottenendo effetti di velatura. Su di essi il colore (olio, acrilico, resine sintetiche, lacche) può venire applicato su ogni lato. Realizza il complesso Lanterna magica (1988-92).
Tra il 1991 e il 1992 una grande retrospettiva tocca diversi grandi musei americani. Nel 1997 ha luogo la sua mostra più vasta mai organizzata, che tocca prima la Kunst- und Austellungshalle der BRD a Bonn, e che in seguito inaugura l'attività dello Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart a Berlino.

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