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Le sale del Musée des Beaux-Arts de Montreal adibite a mostre temporanee |
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Il Musée des Beaux-Arts de Montréal occupa un complesso, costituito da due edifici di epoche diverse. I due edifici si presentano raffrontati l'uno all'altro sui due lati opposti di rue Sherbrooke.
Il confronto tra i due risulta però disuguale. Infatti l'attenzione del visitatore, che raggiunge il museo procedendo lungo Sherbrooke, viene inesorabilmente catturata dalla massa candida e articolata dell'edificio più recente. Il calcolato dosaggio di pieni e di vuoti, di forme squadrate e aperture circolari, e gli spettacolari giochi di luce e ombra che la movimentano, conferiscono alla facciata della costruzione un fascino del tutto singolare.
Sul lato Nord di Sherbrooke è collocato lo storico edificio del Benaiah Gibb Pavilion. Venne terminato nel 1879 su progetto degli architetti di Montréal Edward e William Sutherland Maxwell.
L'edificio si conforma al modello classicheggiante di museo, così tipico del Nord-America nella seconda metà del secolo.
È caratterizzato dalla mole quadrangolare, accentuata nella sua monumentalità dall'imponente colonnato che interrompe la compattezza della facciata. Netti cornicioni aggettanti e l'austero rivestimento in marmo bianco completano l'effetto esteriore. L'interno, organizzato su due piani, è introdotto da un salone d'ingresso con colonne e da uno scalone di comunicazione con il piano superiore. Lo spazio si articola in vaste sale, spesso rivestite di stoffe colorate, nel tipico stile dell'epoca. In esse hanno sede le collezioni di arte canadese, inuit e pre-colombiana, la galleria di disegni e grafica, e ambienti per esposizioni temporanee.
Un sottopassaggio consente di accedere al Jean-Noël Desmarais Pavilion, dove è in realtà collocato l'ingresso al museo. |
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Il passaggio tra i due corpi del Jean-Noël Desmarais Pavilion |
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Lo Jean-Noël Desmarais Pavilion è stato disegnato dall'architetto canadese Moshe Safdie. Safdie è noto, tra l'altro, per essere autore anche dell'edificio della National Gallery of Canada di Ottawa.
È un edificio oltremodo affascinante.
Presenta una pianta ad "L". Il braccio orizzontale, affacciato su strada, dirimpetto al padiglione storico, appare piuttosto articolato. Sulla sinistra è costituito da un elemento a forma di cubo, svuotato all'interno e sul davanti, dove è chiuso in alto a formare un possente arco squadrato. L'elemento si continua sulla destra incastrandosi in un edificio antico, in mattoni rossi, completamente ristrutturato.
Sul retro l'edificio è interrotto da un passaggio trasversale a forma di galleria, oltre il quale si prolunga posteriormente l'altro braccio dell'edificio.
L'elemento maggiormente caratterizzante è naturalmente il grosso blocco a forma di cubo, rivestito di marmo bianco nella porzione anteriore, e di marmo scuro nei 2/3 posteriori. Un'ampia vetrata spiovente in avanti ricopre il vasto vuoto centrale, in cui al piano terreno è sistemata la lobby dell'ingresso.
L'interno risulta articolato su 4 livelli superiori ed un livello sotterraneo. Alcune strette sale occupano l'esiguo spazio disponibile nell'elemento cubico, mentre sulla destra di esso una rampa di scala conduce ai diversi livelli, che si estendono prevalentemente sulla destra e nel braccio posteriore dell'edificio. Ad esso si accede mediante una sorta di passerella vetrata.
I livelli più interessanti sono il terzo ed il sotterraneo, dove sono rispettivamente collocate le collezioni di arte occidentale dell'800 e primo '900 e l'arte contemporanea. Sempre sul terzo livello, ma nell'ala posteriore, si tengono le mostre d'arte moderna e arte contemporanea. |
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