Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa), Bilbao
Edificio
Le linee sinuose del Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa)
Il Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa) è ormai diventato il simbolo della città.
Considerato un capolavoro dell'architettura del '900, è un po' il fiore all'occhiello del grande piano di ristrutturazione urbana avviato dalla regione.
L'edificio del Guggenheim Museum Bilbao è opera del famoso architetto americano Frank O. Gehry.
È stato in gran parte progettato al computer. La sua costruzione ha richiesto quattro anni, dal 1993 al 1997.
È stato realizzato su un'area di 24.000 metri quadrati, in uno dei punti nevralgici di Bilbao. L'area si affaccia sul fiume Nervión, nei pressi del Ponte della Salve.
Esternamente la costruzione si presenta come un ammasso di blocchi, che sembrano sbocciare come i petali di una rosa.
Il rivestimento è in pietra e titanio, cui si aggiunge il cristallo delle vetrate. La superficie metallica ricurva crea incredibili giochi di riflessi e ombre, che conferiscono all'edificio un aspetto sempre diverso al mutare della luce e delle ore del giorno. Con le sue geometrie curve, le prospettive sbilenche, le superfici apparentemente non finite, chiude in maniera spettacolare le principali visuali della città.
Sulla sponda del fiume le masse sinuose digradano, insinuandosi sotto il ponte della Salve. Aldilà di esso s'impennano a formare una sottile torre inclinata, in pietra.
Caotico soltanto all'apparenza, l'edificio del Guggenheim Museum Bilbao è estremamente funzionale.
È disposto su tre livelli, più uno, dedicato agli impianti.
Il tutto ruota attorno a un atrio monumentale, coronato da una cupola di metallo, che si spalanca sul fiume con grandi vetrate. Da questo spazio si può accedere a una terrazza, affacciata su un laghetto artificiale. All'esterno è situata un'opera di Yves Klein, composta da bocchettoni che lanciano fiamme colorate frammiste a spruzzi d'acqua.
Un sistema di corridoi, ascensori trasparenti, scale e passerelle sospese porta dall'atrio ai diversi piani e alle gallerie.
Nove le sale, ricavate negli spazi in pietra, dalla forma regolare. Dieci quelle realizzate negli spazi in titanio, dalla pianta più irregolare. Queste ultime sono dedicate ad artisti specifici, ai quali in vari casi il museo ha commissionato opere o installazioni. Molte sale sono dotate di lucernari in grado di dosare l'intensità della luce naturale.
Unica nel suo genere è la galleria chiamata "El Pez" (Il Pesce). È una vasta sala di 170 metri per 25, che passa sotto il Ponte della Salve, priva di colonne portanti. Qui sono sistemati i lavori di grande formato e le mostre temporanee. Attualmente ospita, tra le altre, l'opera monumentale di Richard Serra Snake (1994-1996), scultura in metallo lunga 31 metri per 4, e The Knife di Claes Oldenburg.
Altri locali sono dedicati all'auditorium, al ristorante, al bookshop e agli uffici amministrativi.
La banchina in disuso lungo il fiume Nervión, servirà da passeggiata di collegamento tra il ponte e il museo. L'accesso sarà facilitato da una scala interna alla torre, che consentirà di scendere dal ponte sulla banchina.