Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa), Bilbao

Collezioni

Il Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa) con "Puppy" di Jeff Koons

Il Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa) con "Puppy" di Jeff Koons

Il Guggenheim Museum Bilbao (Guggenheim Bilbao Museoa) è sorto con l'obiettivo di costituire una collezione permanente in grado di rappresentare le principali tendenze dell'arte contemporanea a partire dagli anni '50, con un occhio di riguardo per gli artisti baschi e spagnoli.

Le linee fondamentali della politica di acquisizione sono 4:

  • Comprare singoli capolavori, in grado di documentare la fase fondamentale dell'attività di importanti artisti internazionali.
  • Comprare gruppi di opere di uno stesso autore, in grado di delinearne integralmente l'evoluzione stilistica.
  • Commissionare agli artisti opere e installazioni, in rapporto a particolari spazi museali.
  • Acquistare opere di artisti moderni e contemporanei baschi e spagnoli, con lo scopo, da un lato, di creare una panoramica completa dell'arte locale e nazionale, e dall'altro, di stimolare la produzione artistica locale.

In considerazione degli obiettivi, l'intervento della Guggenheim Foundation si è rivelata di importanza strategicamente cruciale.
La possibilità di ospitare a rotazione nuclei di opere del '900, provenienti dalle altre sedi della fondazione (New York, Venezia, Berlino), consente di presentare al pubblico una selezione di capolavori dell'arte moderna altrimenti impossibile, date le quotazioni vertiginose. Allo stesso tempo però, la vasta esperienza in fatto di acquisizioni e i contatti internazionali della Guggenheim Foundation garantiscono una maggior incisività sul fronte degli acquisti di opere recenti.

Esemplificative della primo punto della politica di acquisizione sono alcuni capolavori di grandi autori del dopoguerra europeo e americano. Si tratta di opere acquistate con fondi messi a disposizione dall'amministrazione dei Paesi Baschi: Willem de Kooning (Untitled del 1952 e Villa Borghese del 1960), Robert Motherwell (Phoenician Red Studio, 1977), Mark Rothko (Untitled, 1952), Clyfford Still (Untitled, 1964), Jim Dine (Three Red Spanish Venuses, 1997), Yves Klein (La Grande Anthropométrie bleue, 1960).
Di epoca più recente sono le opere Robert Morris, Donald Judd, Carl Andre, Sigmar Polke (Kathreiners Morgenlatte, Christian Boltanski (Humans, 1994), Gilbert and George, Richard Long, Jannis Kounellis, Mario Merz, Julian Schnabel (España, 1986), Jean-Michel Basquiat.

Due autori rappresentati ciascuno da nuclei di più opere, sono Anselm Kiefer e Francesco Clemente, cui sono dedicate rispettivamente una sala ciascuno. Di Kiefer figurano opere di vari periodi, tra cui una grande versione del ciclo Wege der Weltweisheit - Die Hermannsschlacht (1982-83). Di Clemente, invece, è esposto La stanza della madre (1995-1996), ciclo di 17 tele di grande formato.
Tra gli artisti cui sono stati commissionate opere appositamente per spazi del museo troviamo Jenny Holzer, con Installation for Bilbao (1997), Sol LeWitt, con Wall Drawing #831 (1997), Claes Oldenburg e Coosje van Bruggen, con Soft Shuttlecock (1997), Fujiko Nakaya, con Cloud Installation (1997). Gioca meravigliosamente con lo spazio che la accoglie, Snake (1994-1996), grande installazione in acciaio di Richard Serra, collocata nella lunga e sinuosa galleria denominata "El Pez".

Il programma prevede l'acquisizione di opere di artisti contemporanei baschi e spagnoli.
Tra i primi figura il grande Eduardo Chillida, affiancato da autori più giovani, come Txomin Badiola e Prudencio Irazabal.
Sul più generale versante spagnolo spicca la figura di Antoni Tápies, di cui il Guggenheim Museum Bilbao intende costituire un nucleo rappresentativo. Artisti più giovani, ma già ben affermati, sono Miquel Barceló (Cabrit i Cabrida, 1992), Cristina Iglesias (Sin título (Celosía II, 1997), Juan Muñoz (Sombra y boca, 1996), Susana Solano. Tra gli emergenti figurano Juan Luis Moraza (Extasis, Status, Estatua, 1994), Javier Pérez (Levitas, 1998), Francesc Torres, Darío Urzay.
All'esterno si trova Puppy, gigantesco terrier d'acciaio realizzato da Jeff Koons nel 1992 in occasione di Documenta e oggi divenuto simbolo del museo.

Le opere citate, tutte di proprietà del Guggenheim Museum Bilbao, sono affiancate da quelle in prestito da altre istituzioni facenti capo alla Guggenheim Foundation: in particolare, il Solomon R. Guggenheim Museum di New York e la Peggy Guggenheim Collection di Venezia.
Da questi musei attualmente sono in trasferta a Bilbao opere di autori come Joan Miró, Wassily Kandinsky, Paul Klee, László Moholy-Nagy, Josef Albers, Jean Arp, Conrad Marca-Relli. Una lista, naturalmente, destinata a cambiare periodicamente.

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