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La spianata che circonda la Neue Nationalgalerie di Berlino (Berlin),
con sculture di vari artisti (Moore, Calder, Matschinsky-Denninghof, ecc. |
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Tra gli scopi che la Neue Nationalgalerie di Berlino si è proposta, le mostre temporanee storicamente hanno giocato un ruolo fondamentale. Basti pensare a mostre come "Jahrhundertausstellung" (1909), "Berlin - Ort der Freiheit für die Kunst" (1960), "Metamorphose des Dinges" (1971), o alle innumerevoli personali che già all'epoca di Hugo von Tschudi e, nel dopoguerra, dalla gestione di Werner Haftmann in avanti hanno costellato la corsa di questa tormentata istituzione.
In tempi recenti la ricchezza di mezzi finanziari a disposizione ha consentito la realizzazione di mostre molto importanti o addirittura mozza-fiato:
- "Kunst wird Material", nel 1982
- "La scultura di Picasso, nel 1983
- "La grande retrospettiva dedicata a Max Beckmann, nel 1984
- "La gigantesca "Kunst in der Bundesrepublik 1945-85", nel 1985
- "La personale dedicata a Adolph von Menzel, nel 1985
- "La grande rassegna sull'espressionismo
- "Francis Bacon, nel 1986
- "La personale di Giacometti, nell'87
- "Lucian Freud e A.R. Penck, nel 1988
- "Anselm Kiefer e Oskar Kokoschka, nel 1991
- "Otto Dix nel 1992
- ""Amerikanische Kunst im 20.Jahrhundert", nel 1994.
Già a fine anni '80, con le mostre "Die Reise nach Berlin" (1987) e "Zeitlos" (1988) inizia l'utilizzo dello Hamburger Bahnhof per l'allestimento di mostre incentrate sull'arte contemporanea.
L'inaugurazione del museo vero e proprio nel 1997 vi ha definitivamente spostato tutte le funzioni relative all'arte contemporanea, ivi compresa, quindi, l'attività espositiva. |