Italia: città d'Italia
Introduzione sulle città d'Italia:
città sovvenzionate e città fai-da-te.
Scorcio dell'ingresso del Palazzo delle Esposizioni a Roma
La realtà italiana è dominata dalla quasi totale assenza sia di musei d'arte moderna statali, che di opere d'arte moderna nelle collezioni statali. Quasi assente anche la presenza dello Stato nel campo delle istituzioni espositive.
Questo fatto consente, sia pur impropriamente, di definire "sovvenzionate" quelle città in cui esistono iniziative supportate dalle Stato italiano.
Al momento sono soprattutto due: Roma e Venezia. L'appellativo "sovvenzionate", che in questa sede suona senz'altro dispregiativo, lo devono principalmente al fatto che le rispettive principali istituzioni culturali sono finanziate con denaro dello stato.
A Roma si trova l'unico polo museale statale per l'arte moderna: la Galleria Nazionale d'Arte Moderna (GNAM), cui si è affiancato a pieno titolo Il MAXXI.
A Venezia il discorso si focalizza soprattutto sulla famosa Biennale di Venezia, Esposizione Internazionale d'Arte. Pur con una miriade di difetti, la Biennale costituisce in Italia l'unico vero motivo di richiamo internazionale nel campo dell'arte moderna e contemporanea. Sempre a Venezia, la affianca la Collezione Peggy Guggenheim, la sola raccolta d'arte moderna del Paese di un certo livello. Da notare che, a differenza di città come Roma e Firenze, la coincidenza di tante realtà nel campo delle arti visive (non si dimentichi la Biennale di Architettura e la Mostra del Cinema) fanno di Venezia uno dei pochi centri di richiamo, anche a prescindere dalla sua fascinosa bellezza. A Roma non è certo l'arte moderna a fungere da calamita. Al limite, possono esserlo le gallerie d'arte private e la popolazione di artisti: giusto per una ristretta cerchia di appassionati.
Nel complesso, i centri d'arte italiani possono definirsi veramente degli esempi del "fai-da-te".
Si tratta di un genere di "fai-da-te" che si differenzia da quello tipico del mondo tedesco e anglo-sassone, in cui l'aspetto associativo e collettivo hanno grande importanza.
In quasi tutti i centri grandi e piccoli, particolarmente Milano, Firenze e Napoli, è soprattutto l'iniziativa individuale a fare la parte maggiore. Grandi eccezioni sono solo i casi di Torino e Bologna, dove una buona sinergia pubblico-privato ha consentito la nascita e il consolidamento di realtà perfettamente funzionanti.