Kunsthalle Mannheim, Mannheim
Edouard Manet, La fuciliazione dell'imperatore Massimiliano del Messico, 1867
La Kunsthalle Mannheim è un museo di arte dell'800, arte moderna e arte contemporanea.
La sua importanza è notevole e dipende soprattutto dalla grande collezione di scultura e dagli importanti nuclei di arte tedesca del primo '900 e di pittura informale. In ambito tedesco, inoltre, è un museo di particolare importanza storica per le iniziative pionieristiche in campo espositivo e didattico-pedagogico.
La Kunsthalle Mannheim è costituita da opere di proprietà della città e del Land Baden-Württemberg.
La sede che lo ospita sorge su una vasta area che confina a Nord con Friedrichsplatz e a Ovest con il Ring. Il complesso è costituito da due edifici di epoca diversa.
L'edificio più antico (Altbau) risale al 1904 e si affaccia su Moltkestr. È stato realizzato in stile Jugendstil su progetto di Hermann Billing. A caratterizzarlo è soprattutto lo scenografico portale, fiancheggiato da alte mezze colonne e decorato con cornici e motivi floreali. L'interno è è articolato su due livelli, di cui il superiore si apre su quello inferiore mediante una balconata.
Il secondo edificio (Neubau) è stato inaugurato nel 1983, su progetto di Hans Mitzloff. Sorge a fianco del precedente, del quale mima la forma squadrata e compatta. L'interno presenta diversa livelli, con balconate e un grande lucernario che illumina gli ambienti dall'alto.
Recentemente sono stati eseguiti grandi lavori di ristrutturazione degli interni e un completo riallestimento delle collezioni e degli spazi espositivi.
La Kunsthalle Mannheim venne inaugurata nel 1907. L'impulso alla sua creazione venne dalla decisione di celebrare il giubileo della fondazione della città con una grande mostra artistica e la realizzazione dell'edificio che l'avrebbe ospitata.
Nel 1909 assunse la direzione Fritz Wichert, noto per avere messo in atto per la prima volta nella storia un programma sistematico di educazione all'arte e di coinvolgimento della gente.
Al successore, Gustav Friedrich Hartlaub, spetta il merito di aver organizzato grandi mostre. Tra esse spicca "Neue Sachlichkeit" (1925), la mostra che si fece promotrice della Nuova Oggettività.
Con l'avvento del nazismo, la Kunsthalle Mannheim pagò a caro prezzo la sua fede nell'arte contemporanea. Le collezioni vennero falcidiate dall'operazione Entartete Kunst (Arte degenerata) e l'edificio fu danneggiato dai bombardamenti.
Le gravi ferite sono state risanate nel dopoguerra. Dopo la riapertura nel 1949, la collezione è stata ricostruita. Nel 1983 è stata aperta al pubblica una nuova ala per ospitare la grande collezione di scultura del '900.
I punti di forza della Kunsthalle Mannheim sono le collezioni di arte tedesca dall'800 a oggi e di scultura internazionale del '900.
Le correnti dell'800 meglio rappresentate sono il romanticismo, il realismo e l'impressionismo tedesco. Vanno ricordati, però, anche alcuni grandi capolavori di Edourd Manet, Camille Pissarro, Paul Cézanne e Auguste Rodin.
Nell'ambito del '900 la fanno da padrone l'espressionismo e la Nuova Oggettività. In particolare, Edvard Munch, Erich Heckel, Emil Nolde, Oskar Kokoschka, Max Beckmann e Georg Grosz. Importanti anche le opere di Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico, Fernand Léger, Robert Delaunay, Constantin Brancusi e Wassily Kandinsky.
La sezione di arte del dopoguerra è particolarmente importante per le opere di area astratta-informale, Nouveau Realisme e "Zero". Da ricordare, in particolare, le tele di Francis Bacon, Hans Hartung, Jean Dubuffet, Pierre Soulages, Georges Mathieu e Emil Schumacher.
Uno dei principali motivi di vanto della Kunsthalle Mannheim è la grande collezione di scultura moderna e contemporanea, tra le più belle al mondo. Comprende capolavori di quasi tutti i principali protagonisti del '900: Henri Matisse, Henry Moore, Marino Marini, Max Ernst, Wilhelm Lehmbruck, Alberto Giacometti, ecc.
Informazioni generali
Moltkestr. 9, 68165 Mannheim