Mostre di arte moderna e contemporanea

Magnum. La scelta della foto

27 aprile - 17 giugno 2012

Fondazione Forma per la Fotografia
Piazza Tito Lucrezio Caro 1, Milano
Tel. 02-58118067
Orari: 10-20, gio-ven 10-22, lunedì chiuso

Quando non c'erano ancora le macchine digitali, la vita dei fotografi era molto più complessa e costosa. Le pellicole, infatti, avevano un prezzo piuttosto alto e scattare a caso non era certo consigliato dato che si rischiava di trovarsi senza supporto proprio sul più bello e di dove rinunciare quindi a quella immagine che, forse, avrebbe fatto la differenza. Per questo, le foto erano molto più meditate e, non potendo fare "cancella", "annulla" o "delete", la selezione di quelli che erano considerati gli scatti più promettenti veniva fatta dopo, guardando attentamente i "provini a contatto".

La mostra allestita al Centro Forma, che rappresenta un'anteprima di un'esposizione molto più ampia, che sarà presentata in giro per il mondo a partire dal 2013, propone una trentina di questi fogli di prova, realizzati da alcuni grandi fotografi dell'Agenzia Magnum, come Elliott Erwitt, Robert Capa, Martine Franck, Eve Arnold, Ferdinando Scianna, Hiroji Kubota, David Seymour, Thomas Hoepker, David Hurn, George Rodger, Peter Marlow, Dennis Stock, Paolo Pellegrin ecc., e aiuta a capire in che modo hanno lavorato, quali sono stati i loro dubbi, i loro pentimenti, i loro criteri di scelta, come si sia arrivati alla stampa di quell'unica foto, in grado da fare il botto e trasformarsi in un'icona del personaggio ritratto o di un particolare evento.
I provini a contatto sono quasi sempre affiancati dalla stampa dell'immagine "decisiva" e dal commento del loro autore, che rievoca il quando, il come e il perché di quello scatto e il motivo della scelta. Guardandola si capisce che in effetti era la più giusta, la più impattante, la più riuscita, la più emozionante.

Osservare questi fogli e queste stampe è come entrare nell'intimità di un fotografo (Martine Franck), svelare i suoi più riposti segreti, la sua anima, il suo stile, il suo processo creativo. E anche i suoi errori. E infatti, di solito, sono ben pochi gli autori propensi a condividere questa parte della loro attività, che è invece fondamentale per capire e comprendere il loro modo di lavorare. E anche per imparare a fare fotografia. In un provino a contatto, infatti, come scrive Henri Cartier-Bresson, rimane impresso tutto: "quello che ci ha sorpreso, quello che abbiamo catturato in volo, quello che ci siamo persi, quel che è scomparso".

La mostra, che è curata da Fiona Rogers in collaborazione con la Magnum Photos di Londra, è accompagnata da un bel catalogo, edito da Contrasto, che mette a nudo l'operato dei grandi autori Magnum e ci racconta come nasce una "buona fotografia".

Nello stesso periodo, Forma offre ospitalità anche ad altri due protagonisti della fotografia contemporanea: Alex Webb, che fa parte dell'Agenzia Magnum ed è famoso per le sue strardinarie e strabilianti immagini a colori, e Massimo Berruti, un giovane autore, vincitore di diversi premi, che racconta la dura vita dei Lashkars, dei miliziani civili che cercano di proteggere la popolazione locale dagli attacchi dei talebani.

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