Glossario: termini dell'arte moderna e contemporanea

L

Liberty

Altra denominazione dello stile "Art Nouveau", usata in Italia in alternativa a "stile floreale". Il termine deriva dai nome dei magazzini di Arthur Lasenby Liberty, che a Londra vendevano oggetti esotici e "Art Nouveau".
Come l'intera corrente dell'"Art Nouveau", lo stile "Liberty" si caratterizzò per il predominare di linee curve e sinuose e l'uso ricorrente di forme vegetali o floreali, derivate dalla natura. Tali elementi vennero applicati nei campi più svariati: illustrazione di libri, carte da parati, mobili, lampade, oggetti di arredo, balconi, balaustre, vetri artistici, gioielli, tessuti, ecc.
La consacrazione ufficiale del "Liberty" avvenne nel 1902, in occasone della "Esposizione Quadriennale - Prima Esposizione Internazionale d'Arte Decorativa Moderna", svoltasi presso la Società Promotrice di Belle Arti di Torino.
A differenza delle analoghe varianti in Francia e in Belgio, il "Liberty" ottenne in Italia i risultati più rilevanti nel campo dell'architettura. Centro propulsore fu Torino, dove emersero le personalità di Raimondo D'Aronco, Pietro Fenoglio, Giovanni Gribodo, Annibale Rigotti, Antonio Vandone, Alfredo Premoli e Leonardo Bistolfi. Altri centri importanti furono Palermo, Milano, Firenze, Lucca e Roma. Oltre ai torinesi, esponenti di spicco in architettura furono: Ernesto Basile, Giuseppe Sommaruga, Alfredo Campanini, Luigi Broggi, Giovanni Michelazzi. Nel campo delle arti decorative spiccano i nomi di Carlo Bugatti, Eugenio Quarti e Carlo Zen. Principali esponenti in pittura furono Galileo Chini, Plinio Nomellini, Benvenuto Benvenuti e Giuseppe Cominetti.