Storia dell'arte: arte moderna
Pittura metafisica.
Le idee e la poetica della pittura metafisica
Alla base della pittura metafisica si riconosce sostanzialmente un atteggiamento intellettuale. La pittura metafisica nasce dall'intento dell'artista di creare un mondo che non esiste nella realtà. Un mondo capace di esaltare la bellezza intrinseca degli oggetti e della materia.
Un aspetto fondamentale è il suo carattere ambiguo e paradossale. L'artista riproduce oggetti ed elementi del mondo reale, accostandoli e combinandoli tra loro in maniera assurda. In questo modo gli oggetti si spogliano dei loro significati abituali, l'opera perde il suo legame con la realtà e si colloca al di fuori di essa.
Altro aspetto importante è il senso di mistero e inquietudine che pervade la scena. Il collocarsi dell'opera al di fuori del tempo e dello spazio fisico suscita un senso di spaesamento, di enigma. Per Giorgio de Chirico, in particolare, l'uomo e il mondo stessi sono un enigma. Compito dell'artista è tradurre in immagini il lato enigmatico dell'esistenza. Meno cariche di questa tensione "enigmatica" sono le opere di Morandi e De Pisis.
In ogni caso, nella pittura metafisica bisogna riconoscere una componente ironica e nettamente ambigua. È proprio questa componente particolare ad attirare l'interesse dei surrealisti.