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È morto a Londra il 22 gennaio 2002, Kenneth Armitage, uno dei più grandi scultori inglesi del '900.
Della stessa generazione di Anthony Caro e Lynn Chadwick, era considerato uno degli eredi della tradizione di Henry Moore.
Nato a Leeds nel 1916, aveva cominciato a esporre all'inizio degli anni '50 ottenendo quasi subito il successo.
Nel 1956 aveva vinto il concorso internazionale per il memoriale di guerra di Krefeld, in Germania. Nel 1958 aveva partecipato alla Biennale di Venezia vincendo il premio per gli scultori inglesi sotto i 45 anni.
Questi eventi e la mostra antologica alla Whitechapel Art Gallery di Londra (1959), avevano rafforzato la sua fama e le sue opere erano state acquistate da numerosi musei, come la Tate Gallery e il Victoria and Albert Museum.
In seguito, aveva lavorato al progetto per la facciata del castello Mouton Rothschild, nei pressi di Bordeaux (1960-1963) e si era dedicato all'insegnamento.
Nel 1985 aveva esposto all'Artcurial di Parigi, nel 1988 ai Giochi Olimpici di Seoul. Nel 1994 era diventato membro della Royal Academy e, nel 2000, aveva partecipato alla Millennium Scuplture Exhibition di Holland Park.
Inizialmente influenzato da Brancusi e dalla scultura cicladica, Kenneth Armitage si è sempre interessato alla forma umana senza allontanarsi dal figurativo, anche se amava deformare ironicamente gli elementi anatomici dei suoi personaggi.
Intorno agli anni '60 le sue scultore hanno assunto forme più massicce e meno frontali.
Alcune opere di Armitage si trovano alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. |