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È morto il 2 dicembre scorso, a Milano, Achille Castiglioni, figura simbolo del design italiano. Aveva 84 anni.
Nato a Milano nel 1918, aveva studiato al Politecnico. Nel 1944 aveva esordito giovanissimo nel campo del design presentando alla Triennale il progetto per un apparecchio radio, l'RR126, che aveva realizzato coi fratelli Livio e Pier Giacomo. Dopo questa prima prova, si era dedicato anche all'allestimento di interni e all'architettura costruendo chiese ed altri edifici. Insieme al fratello Pier Giacomo si era occupato della ricostruzione del Palazzo della Permanente di Milano, danneggiato dalla guerra. Nel 1956 era stato tra i fondatori dell'Adi (Associazione del Disegno Industriale) e, dal 1971, era professore di Progettazione Artistica per l'Industria al Politecnico.
La disciplina che amava di più era sicuramente l'industrial design. In questo campo, realizzò oggetti, apparecchi e strumenti di ogni tipo: tavoli (Leonardo), sedili da giardino (Allunaggio), poltrone (San Luca), lampade (Tubino, Luminator, Ipotenusa), televisori, telefoni, macchine fotografiche, set di posate, vassoi ecc.
Lavorò per quasi tutte le principali industrie del settore: Zanotta, Alessi, Flos, Driade, Knoll ecc. Per la qualità dei suoi prodotti, essenziali ma molto raffinati, si aggiudicò ben 6 "Compassi d'oro" ed espose in diversi musei internazionali, tra cui Victoria and Albert Museum di Londra, Kunstgewerbe Museum di Zurigo, Museum of Modern Art di New York. |