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È morto lo scultore basco Eduardo Chillida

Eduardo Chillida Juantegui è morto il 19 agosto 2002 a San Sebastián, la cittadina spagnola dove era nato nel 1924.

Aveva iniziato a interessarsi all'arte dopo aver abbandonato una brillante e sfortunata carriera sportiva e si era iscritto ad architettura. Nel 1947 aveva lasciato l'università per dedicarsi al disegno. L'anno seguente, recatosi a Parigi, era rimasto affascinato dalle antiche statue cicladiche esposte al Louvre e aveva optato per la scultura.
Dotato di grande talento, diventò subito un artista di fama internazionale. Nel 1951 ottenne il Premio d'Onore alla Triennale di Milano e, nel 1958, l'ambitissimo Gran Premio della Biennale di Venezia.
Le onorificenze continuarono anche negli anni successivi. Tra queste, il Grand Prix d'Art francese (1984) e il Premio Imperiale di Tokyo (1991). Nel 1990 la Biennale di Venezia lo onorò con una mostra personale a Ca' Pesaro; nel 1998 il Reina Sofía di Madrid gli organizzò una grande retrospettiva, poi ospitata al Guggenheim di Bilbao. L'ultimo a rendergli omaggio con un'antologica fu il Jeu de Paume di Parigi nel 2001.

Le opere di Chillida in ferro, acciaio, legno, terracotta e cemento si trovano nei principali musei internazionali e in importanti spazi pubblici, tra cui Houston, San Sebastián, Düsseldorf, Francoforte, Barcellona, Dallas, Siviglia, Santiago de Compostela ecc.
Il suo stile, coerente negli anni, ha fatto della contraddizione tra poli opposti il suo motivo principale. Astratto e figurativo, vuoto e pieno, positivo e negativo, aperto e chiuso, statico e dinamico, gravità e leggerezza si alternano nelle sue opere dando origine a un ritmo che è poi quello della vita. Celebrata attraverso i materiali e gli elementi primordiali.

Eccezionali sono anche le carte di Chillida. Soprattutto le Gravitaciónes (1987 e oltre), collage a rilievo che, coi loro incastri, richiamano le sue sculture.
Tra i suoi ultimi progetti va ricordata la Montaña Vacía, una stanza cubica delle dimensioni di una cattedrale nel cuore del Monte Tindaya, sull'isola di Fuerteventura. Ma tra le opere più apprezzate dell'artista ci sono senz'altro le Peines del Viento (1977), grandi sculture a forma di pettine, che dominano la baia di San Sebastián amplificando i suoni del vento e del mare.

A Hernani, a circa 10 km da San Sebastián, è stato aperto da poco il Museo Chillida Leku. Si tratta di una vecchia casa di campagna ristrutturata e dotata di un grande spazio all'aperto, dove trovano posto le sculture monumentali dell'artista.

Fino al 27 settembre 2002, le opere di Eduardo Chillida si possono vedere anche al Deutsche Guggenheim Berlin, esposte insieme a quelle di Antoni Tàpies, un altro grande artista spagnolo contemporaneo.

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