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Tutto è pronto per il trasferimento del Museum of Modern Art di New York da Manhattan al Queens, dove resterà per circa tre anni, il tempo necessario per una ristrutturazione globale dei vecchi spazi museali e per un ampliamento verso nord-ovest.
La sede storica del museo chiuderà ufficialmente il 21 maggio 2002. Riaprirà al pubblico nel 2005 completamente ristrutturata sulla base dei progetti dell'architetto giapponese Yoshio Taniguchi, vincitore del concorso indetto nel 1997.
I lavori, che, secondo i piani, dovrebbero costare intorno ai 650 milioni di dollari, garantiranno un aumento della superficie espositiva di oltre 70.000 metri quadrati.
La sede provvisoria, agibile dalla fine di giugno, ha già un nome: MoMA QNS. Si tratta di un'ex fabbrica di Long Island City, un quartiere industriale del Queens che si affaccia sull'East River. Una zona piuttosto lontana dalle tradizionali mete turistiche newyorchesi e che sicuramente trarrà dei vantaggi da questa operazione.
I lavori di adeguamento degli spazi sono stati realizzati dagli studi d'architettura Cooper, Robertson & Partners e Michael Maltzan.
Il trasloco è tutt'altro che agevole. La collezione del MoMA ha un enorme valore e quindi le opere devono essere protette da imballaggi speciali e da ingenti misure di sicurezza. Per facilitare il trasporto, è stato realizzato, nel Queens, un molo speciale, dove arriveranno i carichi di opere d'arte provenienti dall'altra sponda del fiume.
Ci vorranno probabilmente più di 400 spedizioni per trasferire l'intero corpus di opere del museo. Le collezioni e gli interessi del MoMA si estendono, infatti, a ogni settore delle arti visive: pittura, scultura, installazioni, disegni, grafica, libri illustrati, fotografia, architettura e design. Dal tardo '800 ai giorni nostri. |