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Valentina resta sola

È morto il 31 luglio scorso, a Milano, Guido Crepax, il geniale illustratore di Valentina. Lo ha stroncato la sclerosi a placche, che da anni gli impediva di disegnare.

Nato nel capoluogo lombardo, Crepax si era laureato in architettura, ma aveva preferito dedicarsi alla grafica pubblicitaria e al lavoro editoriale.
Aveva esordito come disegnatore nel 1965 pubblicando su "Linus" La curva di Lesmo, una storia a fumetti.

In uno dei primi episodi della serie aveva fatto la sua comparsa la fotografa Valentina, modellata sull'attrice Louise Brooks.
Questo straordinario personaggio femminile, in anticipo sui tempi per la sua libertà, aveva subito rubato la scena al protagonista, Philip Rembrandt, critico d'arte e investigatore dilettante, nonché suo fidanzato. Diventando in pochissimo tempo un vero e proprio mito.

Disinibita, intrigante, Valentina non era affatto volgare. Nella sua storia Crepax aveva messo molto della sua vita, l'amore per il cinema, la letteratura e l'arte. L'interesse per la psicoanalisi e la filosofia.
Valentina viveva nella società del tempo e ne rispecchiava le trasformazioni. Ma senza drammi. Con la leggerezza che si addice a una storia a fumetti.

Oltre a scrivere e disegnare le avventure di Valentina, Crepax si era dedicato all'illustrazione di molti romanzi erotici dell'800 e del '900.
Il suo stile, personalissimo, ha rivoluzionato la linearità delle strip.

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