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Passano al Metropolitan Museum di New York
le opere raccolte dal gallerista Pierre Matisse

Sono circa un centinaio, tra dipinti, stampe, disegni e sculture, le opere d'arte moderna che la Pierre and Maria-Gaetana Matisse Foundation ha donato al Metropolitan Museum di New York.

Figlio di Henri Matisse, Pierre (1900-1989) è stato uno dei maggiori mercanti d'arte del dopoguerra. Nella sua galleria newyorkese, aperta nel 1931, sono passate le mostre di alcuni dei più importanti artisti del '900. Figure come Bonnard, de Chirico, Picasso, Giacometti, Miró, Calder, Chagall, Balthus, Dubuffet, Matta, Tanguy e, ovviamente, Henri Matisse. Nel 1942, in tempo di guerra, organizzò la mostra "Artists in Exile", dedicata ai surrealisti, ma anche a Léger, Mondrian e Chagall. Nel 1945 presentò al pubblico americano le Costellazioni di Miró. Nel 1948 allestì una formidabile mostra di sculture di Giacometti, presentate in catalogo da Sartre.
Se qualcosa gli si può contestare è di non aver compreso la portata innovativa dell'arte americana del dopoguerra, in particolare dell'Espressionismo astratto e di Pollock, che non espose mai nella sua galleria. Ma forse è solo una questione di interessi e sensibilità. In fondo, la sua natura era più legata alla vecchia Europa e ai suoi artisti.

Tra le opere incluse nella donazione al Metropolitan, valutata intorno ai cento milioni di dollari, spiccano una cinquantina di lavori di Henri Matisse (La Chapelle Sainte-Anne, Saint-Tropez, 1904; Lilas, 1914; Marguerite, 1916) e alcuni pezzi di René Magritte (La Vérité éternelle, 1948), Leonora Carrington (Autoritratto, 1938) e Wifredo Lam (Déesse femelle, 1942) che rivestono grande importanza perché vanno a colmare una lacuna delle collezioni museali.

L'anno prossimo il museo dedicherà una mostra a questa donazione. Tra le opere esposte ci saranno sicuramente la Mariée à l'éventail (1911) di Chagall, La Pomme (1937) di Giacometti, La Gare de nuit (1959) di Delvaux, il Portrait de Pierre Matisse dipinto da Balthus nel 1938.

La Fondazione Matisse non è nuova a simili atti di liberalità. Nel 1997 ha, infatti, donato gli archivi della Pierre Matisse Gallery alla Pierpont Morgan Library. Una prassi già adottata nel 1990 dai successori di Pierre Matisse, che lasciarono al Musée d'Art Moderne de Paris alcune opere di Dubuffet, Miró, Rouault e un Cézanne che era appartenuto a Henri Matisse.

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