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Palermo: Mediterraneo contemporaneo
È in fase di partenza l'appalto del primo lotto dei lavori di realizzazione del museo Euromediterraneo per le arti contemporanee della Zisa, a Palermo. Futuro punto di incontro e confronto delle nuove esperienze artistiche di un'area molto particolare e interessante.
Gli interventi di restauro riguarderanno due padiglioni della vecchia fabbrica di Mobili Ducrot e saranno affidati a un pool di architetti e ingegneri napoletani (Antonio Gravagnuolo, Franco Panzini, Massimiliano Rega, Federico M. Mazzolani e Bruno Macchiaroli), guidati da Gennaro Matacena. Un gruppo che ha alle spalle anni di lavoro in campo museale ed espositivo per essere intervenuto al Museo di Capodimonte a Napoli, al Museo Archeologico di Roma, alla Pinoteca di Assisi ecc.
L'idea che sta alla base del progetto è quella di sfruttare la forma a "elle" che i padiglioni raggiungono una volta accostati. Nella parte più lunga, di 125 metri x 15, troveranno posto gli spazi espositivi; nella parte più corta, di 49 metri x 24, saranno accolte le strutture di supporto, come il bookshop, la biblioteca, le aule per la didattiche, il bar, gli uffici, i servizi per il pubblico, il deposito.
All'esterno è prevista la realizzazione di un parco per l'esposizione di opere all'aperto. Non per niente, uno degli architetti, Franco Panzini, è paesaggista.
Il costo dei lavori, che dovrebbero terminare nel 2005, è stato stimato intorno ai cinque milioni di euro.