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Nel 1986 lo scrittore vicentino Goffredo Parise muore all'ospedale di Treviso. Uno dei suoi ultimi desideri riguarda la casa di Ponte di Piave, che ha acquistato nel 1984 dopo tante ricerche. Vuole che sia aperta al pubblico, che diventi un luogo di cultura in cui approfondire e studiare le sue opere. Il suo sogno si è avverato il 27 marzo scorso quando è stata inaugurata la Casa Museo Goffredo Parise.
Le stanze dell'abitazione sono rimaste come le ha lasciate Parise prima di entrare in ospedale e coì pure l’arredamento, che testimonia il suo gusto eclettico, il suo interesse per le altre culture, il suo amore per i viaggi. Ecco allora i lampadari cinesi di carta, le poltrone in vimini di tradizione vicentina, i mobili del '600. E poi gli oggetti di uso quotidiano e la libreria dello studio, da cui si possono dedurre molte cose sulla sua personalità.
Il motivo per cui ci interessa questo museo è tuttavia un altro. E ha a che fare con l'arte. Nel corso della sua vita, infatti, Parise ha raccolto un'interessante collezione di quadri e opere di artisti a lui contemporanei, molti dei quali legati a lui da affetto e amicizia.
Accanto alle opere di Mario Schifano, Filippo De Pisis, Giosetta Fioroni, Sergio Vacchi, Mario Ceroli, Carlo Guarienti, Franco Angeli, Tano Festa, Lina Sari, Marilù Eustachio, ci sono un disegno di Eugenio Montale, alcune tele dello stesso Parise, che per un breve periodo si è dedicato alla pittura, i ritratti fotografici dello scrittore realizzati da Plinio De Martiis.
Con l'inaugurazione della casa museo Parise, la Casa di cultura, che da anni ospita anche la biblioteca comunale di Ponte, inaugura una nuova stagione di iniziative tese a valorizzare la vita e la figura dello scrittore. |