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A due anni e mezzo dalla chiusura, e in anticipo sulle previsioni, il Museum of Modern Art di New York ritorna a casa.
Lascia il Queens e torna a Manhattan per prendere possesso del nuovo edificio museale progettato dall'architetto giapponese Yoshio Taniguchi, vincitore del concorso indetto nel 1997.
Grazie al suo intervento, il museo ha pressoché raddoppiato la superficie disponibile e ampliato notevolmente quella espositiva. Tanto che può permetttersi un atrio alto 33 metri, che dà luce e aria a tutti i piani.
L'edificio di Taniguchi, realizzato in vetro, granito e alluminio, può contare su un'abbondante fonte di luce naturale ed è stato progettato prendendo in considerazione le opere che è destinato a contenere. Sono stati realizzati, infatti, spazi appositi per la collezione permanente e per le mostre temporanee, con un'attenzione particolare per le opere di grandi dimensioni.
Grande rilievo è stato dato anche all'attività didattica e alla ricerca.
Per la gioia degli occhi, molte gallerie espositive godono di una splendida vista sulla città e sul giardino delle sculture, l'Abby Aldrich Rockefeller Sculpture Garden.
Il rinnovamento del museo, ha dato lo spunto per un ripensamento degli allestimenti e dei criteri espositivi.
La collezione del MoMA, che è il più importante museo d'arte moderna al mondo, sarà presentata secondo un approccio cronicistico accostando opere di diverso genere.
Per dare l'idea del contesto storico, accanto ai grandi protagonisti dell'arte moderna e contemporanea figureranno anche figure minori con opere di qualità.
Gli allestimenti varieranno nel tempo per proporre nuove interpretazioni e letture della storia dell'arte con un occhio alla didattica e l'altro al piacere della fruizione. |
