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In Campania l'arte contemporanea ha fatto tris!
ARCOS - Museo di Arte Contemporanea del Sannio
Sotterranei del Palazzo del Governo
Corso Garibaldi 1, Benevento
Info: 0824-29919 |
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La Campania ha deciso di stupirci con effetti speciali. Dopo il PAN e il MADRE, aperti recentemente a Napoli, è ora la volta di Benevento, che ha tenuto a battesimo ARCOS, il Museo di Arte Contemporanea del Sannio, inaugurato il 25 giugno 2005.
L'idea di utilizzare i 1.500 mq del sotterraneo del Palazzo del Governo come spazio espositivo dedicato alle arti contemporanee risale al 1999. La proposta fu avanzata dal Presidente della Provincia Carmine Nardone, che, nel 2001, diede il via al progetto di bonifica e di recupero dei locali in collaborazione con la Regione.
La realizzazione di questo centro culturale costituisce un momento importante per la città e rappresenta inoltre un riconoscimento della prestigiosa tradizione artistica del Sannio, fiorita intorno al Liceo Artistico locale che, dal 1963, anno della sua costituzione, ha svolto il ruolo di un autentico incubatore di espressioni creative. In questo territorio si sono formati, infatti, alcuni artisti di livello internazionale come Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Enzo Esposito, Massimo Rao, Nicola De Maria.
Il nome del nuovo museo, ARCOS, è il frutto di un referendum popolare avviato sul sito Internet della Provincia. Oltre a essere acronimo di Arte Contemporanea Sannio, richiama le volte in tufo dei sotterranei del Palazzo del Governo, un edificio imponente e prestigioso costruito tra il 1886 e il 1910.
I lavori di recupero degli spazi, costati circa 2,6 milioni di Euro, sono stati equamente divisi tra Regione e Provincia.
Oltre alle sale espositive, il museo dispone di locali per i depositi, di una sala polifunzionale, di un bar e di una libreria. |
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La mostra inaugurale di ARCOS, intitolata "... O luna tu... il notturno come spazio della fantasia" è curata da Danilo Eccher, direttore del MACRO di Roma e, per un biennio, anche del nuovo museo di Benevento. Ripercorre i passaggi cruciali della storia artistica italiana degli ultimi 40 anni. Un periodo di grande vitalità creativa in cui spiccano le esperienze dell'Arte Povera e Concettuale, della Transavanguardia, della nuova Scuola Romana.
La rassegna, che si conclude con le nuove generazioni di artisti, propone le opere di Giovanni Anselmo, Atelier van Lieshout, Domenico Bianchi, Pedro Cabrita Reis, Gianni Dessì, Avish Khebrehzadeh, Nunzio, Luigi Ontani, Giuseppe Penone, Khalil Rabah, Remo Salvadori, Erwin Wurm, Gilberto Zorio.
Mimmo Paladino, Perino & Vele, Lucio e Peppe Perone testimoniano l'esuberanza della scena artistica campana.
Il nuovo museo si innesta in un circuito culturale di grande prestigio che attraversa il centro storico della città. Ne fanno parte l'Hortus Conclusus di Mimmo Paladino, la Biblioteca provinciale di Palazzo Terragnoli, l'Arco di Traiano, il Duomo, il Teatro Romano, il Ponte Leproso, l'ex Convento San Felice. |
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