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A Firenze potrebbe nascere il primo museo italiano dedicato agli autoritratti di artisti contemporanei

Tra maggio e giugno, le Sale delle Reali Poste di Firenze hanno ospitato una bella mostra, dedicata agli autoritratti di importanti artisti del '900.
I lavori esposti arrivavano da una collezione davvero unica, quella dell'editore svizzero Raimondo Rezzonico, che in una quarantina d'anni ha raccolto ben 295 opere di questo tipo. Non solo dipinti, ma anche disegni, stampe e fotografie.
Tra gli autori più noti, presenti nella raccolta, figurano Afro, Giacomo Balla, Joseph Beuys, Francesco Clemente, Giorgio de Chirico, Lucio Fontana, Achille Funi, Oscar Kokoschka, Fernand Léger, Antonio Ligabue, Mario Mafai, Henri Matisse, Giacomo Manzù, Guido Peyron, Francis Picabia, Michelangelo Pistoletto, Ottone Rosai, Georges Roualt, Luigi Russolo, Gregorio Sciltian, Scipione, Mario Sironi, Giulio Turcato, Emilio Vedova e Victor Vasarely.

Rezzonico amava moltissimo Firenze, dove aveva vissuto per qualche tempo e dove aveva una casa.
Alla sua morte, avvenuta quattro anni fa, i suoi eredi, non volendo dividere la raccolta, hanno deciso di legarla alla Galleria degli Uffizi, che già possedeva un'importante collezione di autoritratti d'artista, quella iniziata nel Seicento dal Cardinale Leopoldo de' Medici, rimpolpata nel 1981 grazie alla donazione di alcuni artisti contemporanei.
L'offerta, davvero allettante, è stata colta al volo dalla Sovrintendenza fiorentina, che ha acquistato la Collezione Rezzonico per il suo prestigioso museo.

Antonio Natali, che ha curato la mostra sugli autoritratti d'artista e oggi è il nuovo direttore degli Uffizi, all'epoca dell'inaugurazione, aveva auspicato la nascita a Firenze di una vera e propria galleria nazionale del ritratto. Aveva anche già in mente la sede, il palazzo del Tribunale, che è in fase di smantellamento.
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa ora...

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