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Italian Sales da record

Il 16 ottobre scorso si è consumata a Londra una nuova tappa del duello tra Christie's e Sotheby's per il dominio del mercato internazionale delle aste.
L'occasione, davvero ghiotta, era quella delle "Italian Sales", l'appuntamento autunnale con l'arte italiana del XX secolo, che, dal 2000, anno in cui Christe's ha deciso di seguire la rivale in quest'avventura, è diventato uno dei loro principali terreni di lotta.

Tra i due contendenti, pare che quest'anno abbia vinto Christie's, che ha ricavato un totale di 15.657.600 sterline contro le 11.501.000 di Sotheby's. Merito di un maggior numero di lotti (70 contro 58) e forse anche del fatto che la seduta si teneva dopo quella di Sotheby's e rappresentava quindi l'ultima opportunità per acquistare le opere dei principali protagonisti dell'arte italiana del '900 e, in particolare, dei rappresentanti dell'Arte Povera, in vendita qui al gran completo. Erano oggetto, infatti, per Sotheby's, di due collezioni, quella dell'artista Marinellia Pirelli e quella dei galleristi francesi Liliane e Michel Durand-Dessert.

I prezzi più elevati sono stati raggiunti da un Achrome (1958-59) di Piero Manzoni, in vendita da Sotheby's, che ha più che raddoppiato la stima (320/400.000) arrivando a 960.000 sterline, e da un Concetto spaziale. Attese (1963) di Lucio Fontana, che è passato di mano da Christie's per 2.136.000 sterline, partendo da una base di 500/800.000 sterline. Un vero record.
Pare comunque che non sia il solo, dato che i risultati delle due aste hanno garantito prezzi mai raggiunti per molti artisti.

Oltre ai ragguardevoli prezzi di Fontana, che ha strappato più di un record, superando abbondantemente le stime di partenza, Christie's ha ricavato 624.000 sterline per un Grande Ferro di Alberto Burri del 1958, valutato 450/650.000 sterline, e ha ottenuto la stessa cifra anche per un Sacco del 1953 (stima 500/700.000) del medesimo autore. Un altro record è stato raggiunto da Torino metafisica (1951) di Giorgio de Chirico, che ha garantito 433.600 sterline (stima 250/350.000 sterline). Qualche delusione nelle aspettative, ma non nel portafoglio, è arrivata da un'altra opera dello stesso artista, i Mobili nella Valle (1927), acquistati per 904.000 sterline, nonostante la stima di 900/1.300.000.

Più variegati i record di Sotheby's, che oltre a Giorgio de Chirico (439.200 per una Natura morta del 1926, valutata 200/300.00) e Giorgio Morandi (422.400 per una Natura morta del 1953, stimata 380/450.000), hanno premiato artisti come Luciano Fabro, Afro e Jannis Kounellis. Italia Carta Stradale (1969) del primo ha raggiunto 489.600 sterline (stima 180/250.000), Golfo degli Aranci (1957) del secondo 467.200 sterline (stima 280/350.000), Untitled (1960) del terzo 400.000 sterline (stima 350/450.000).
Non ha segnato nessun record, ma comunque un buon prezzo, Marino Marini. Un suo Cavallo in bronzo del 1951 (1/6, h 58 cm) è stato acquistato, infatti, per 568.000 sterline (stima 400/600.000).

Un caso a sé è quello di Alighiero Boetti, che ha segnato il primo record da Sotheby's raggiungendo 456.000 sterline con una Mappa del 1983 (stima 300/400.000) e poi ha superato se stesso da Christie's, portando a 478.400 (stima 450/550.000) il nuovo record con una Mappa del 1989.

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