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Nuova vita per il Ministero degli Affari Esteri
Il Ministero degli Affari Esteri ha deciso di aprire un "Istituto Italiano di Cultura" su Second Life, la più trendy delle comunità virtuali. Un mondo a parte, creato nel 2003 dalla società americana Linden Lab, dove chiunque può crearsi un avatar, una specie di alter ego, e inventarsi una nuova vita.
Gli abitanti di questo universo parallelo, che sta avendo un successo straordinario, per ora sono 4 milioni e mezzo, ma crescono in continuazione. E così i prezzi. Tutto infatti si paga con soldi reali, che poi vengono convertiti in Linden dollars, la moneta locale.
Che senso ha partecipare a quello che sembra poco più di un "grande gioco di simulazione"?
Se per la gente comune, gli appassionati del web e i patiti dei giochi di ruolo può essere il modo per fare nuove esperienze e conoscenze, per le aziende o le istituzioni vuol dire molto di più. Esserci, infatti, significa promuovere la propria immagine, far conoscere le proprie attività e magari imbastire nuovi business.
Per sapere qualcosa di più sulle intenzioni del Ministero, si dovrà aspettare l'apertura del suo Centro culturale virtuale, che dovrebbe essere inaugurato con la mostra "On the Edge of Vision", una rassegna di giovani artisti italiani, che, per ora, si può vedere, materialmente, in India.
A curarla è stato Lorenzo Canova, che, insieme a Maurizio Calvesi, si occupa della Collezione d'arte contemporanea italiana della Farnesina.
Lo scopo ultimo dell'operazione dovrebbe essere comunque quello di ospitare online gli eventi che il Ministero degli Esteri realizza nei Paesi in cui operano Istituti di Cultura o Rappresentanze diplomatiche e culturali reali per promuovere in modo nuovo la creatività italiana e donarle "un'altra opportunità".