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Febbraio: grandi aste per Christie's e Sotheby's

Dopo gli insuccessi delle aste newyorchesi dello scorso novembre, segnate dal ritiro di un'opera di Van Gogh e da un prezzo inferiore alle aspettative per Gauguin, tutti attendono di sapere cosa succederà nelle prossime sedute di Christie's e Sotheby's, previste a Londra per il 4 e il 5 febbraio.

La prima a partire è Christie's, che propone le opere di alcuni tra i principali interpreti di arte impressionista e moderna. A farla da padrone sono i paesaggi. Ci sono infatti alcune belle vedute di Signac (Pont des Arts - Paris, 1925, stima: 3,500,000-4,500,000 sterline), Braque (Paysage de Provence, l'Estaque, 1907: 800,000-1,200,000), Monet (Yerres prés de Montgeron, 1878: 1,200,000-1,800,000; Allée de sapins à Varengeville, 1882: 1,000,000-1,500,000) e Pissarro (Poiriers en fleur, Eragny, 1894: 1,000,000-1,500,000; Statue d'Henri IV, matin, soleil (2e série, 1902: 1,500,000-2,000,000). Non mancano comunque i ritratti e le scene di interni, tra cui risaltano la Scène de ballet (1885 ca: 2,000,000-3,000,000 sterline) e la Femme se coiffant, la lettre (1888-92: 1,400,000-1,800,000) di Degas e il Portrait de Georges Roman, 1879: 1,000,000-1,500,000) di Caillebotte. Un altro bel lavoro è quello di Munch, presente con un dipinto di bagnanti del 1897-99 (Badende), valutato 1,500,000-2,000,000 sterline.

Il pezzo forte della sezione dedicata all'arte moderna è, come spesso accade, Picasso, rappresentato da lavori di periodi molto diversi: un dipinto realizzato nei primi anni di attività, Danseuse espagnole (1901, stima: 3,000,000-4,000,000 sterline), un ritratto del 1938 di Dora Maar, Femme au chapeau (2,500,000-3,500,000) e un autoritratto del 1969, Homme assis au fusil (5,000,000-7,000,000 sterline).
Altri lavori importanti sono quelli di Gris (Violon et journal (1917: 3,500,000-4,500,000), Matisse (Intérieur à Nice (1918: 2,800,000-3,500,000) e Mondrian (Composition with Yellow and Red, 1927: 1,300,000-1,800,000 sterline).

Un'attenzione particolare viene dedicata anche all'arte surrealista. Tra le opere in asta si trovano infatti anche lavori di Magritte, Miró, Dalí, Ernst, De Chirico, Delvaux, Man Ray, Tanguy, Dominguez, Matta, Lam, Masson, Brauner e Picabia.
I lotti più cari sono comunque quelli che riguardano Magritte ed Ernst. Il primo è presente infatti con Le Printemps del 1965, valutato 2,000,000-3,000,000 sterline, e La Malédiction del 1931, che vale un po' meno (800,000-1,200,000), il secondo con La conversion du feu (1937), valutato 750,000-1,000,000 sterline.

La seduta trova un ulteriore punto di forza nella vendita di 35 opere che provengono dalla Collezione di Maurice e Vivienne Wohl, una raccolta prestigiosa che conserva lavori nabis, fauve ed espressionisti, tra cui dipinti di Bonnard, Pissarro, Boudin, Dufy, Vuillard, Van Dongen, Nolde, Jawlensky.
Tra i lavori più interessanti, vanno segnalati L'Ouled Naïl di Kees van Dongen (1910), stimato 2,000,000-3,000,000 sterline, e due opere di Alexej von Jawlensky del 1911: Hélène (1,700,000-2,500,000) e Mädchen mit roter Schleife (1,800,000-2,500,000 sterline).

Di grande bellezza sono anche gli otto lavori su carta di Schiele, messi in vendita a favore della Neue Galerie di New York. Realizzati tra il 1909 e il 1912, sono stimati, secondo i casi, tra le 300,000 e le 4,000,000 sterline.
Della stessa sezione, dedicata all'arte tedesca e austriaca, fanno parte anche lavori di Kandinsky, Schmidt-Rottluff e Gruner Kopf.

Se queste sono le proposte di Christie's, non si può certo dire che Sotheby's sia stata da meno. La seduta del 5 febbraio ha infatti tutti i punti per far dimenticare lo scivolone di novembre.

Gli artisti di maggior risalto sono gli stessi che abbiamo già visto da Christie's, ma le stime sono decisamente più alte. E, a prima vista, giustificate. Sotheby's propone, infatti, delle opere molto interessanti, tra cui un ritratto di Jawlensky del 1910 ca, Schokko - Schokko mit Tellerhut, valutato 6,500,000-8,500,000 sterline, un paesaggio innevato di Monet del 1867, La Route de la Ferme Saint-Siméon en hiver, stimato 3,000,000-4,000,000 sterline, un ritratto di Dora Maar di Picasso (Tête de femme - La Lectrice) del 1938, stessa data di quello di Christie's, proposto a 6,500,000-8,500,000 sterline. Una differenza notevole che molto deve alla provenienza del dipinto, che arriva infatti da una collezione di grande prestigio, quella di Heinz Berggruen.

A questi pezzi, indubbiamente di qualità, vanno aggiunti Weidende Pferde III (Grazing Horses III) (1910) di Franz Marc, stimato tra le 6,000,000 e le 8,000,000 sterline, La Loge or L'Avant-scène (1874) di Renoir, valutato 2,500,000–3,500,000 sterline, Gruppe Badender am Strand (Group of Bathers on the Beach) (1913) di Kirchner, per cui è stata avanzata l'ipotesi di 2,700,000-3,500,000 sterline.
In controtendenza sembra andare un dipinto di Magritte, La Miséricorde del 1966, che Sotheby's stima tra le 600,000 e le 800,000 sterline, quindi meno della rivale.

Valori così diversi per gli stessi artisti possono far pensare a qualcosa di poco chiaro. E in un certo senso è così. Il mercato dell'arte moderna e contemporanea infatti non è per nulla scientifico. Molte sono infatti le variabili che concorrono alla formazione dei prezzi delle opere d'arte.
Oltre al fatto che ogni lavoro è un "unicum", si devono tener presenti infatti molti criteri (data, tecnica, formato, provenienza, esposizioni, pubblicazioni, certificazioni, vincoli, condizioni ecc.), e alcuni di questi non sono affatto oggettivi, come il gusto di chi acquista, la moda del momento, gli interessi di parte.

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