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| Introduzione
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| Con l'approssimarsi dell'estate il tempo delle supermostre sugli impressionisti e l'arte moderna giunge al termine. Comincia quello dei grandi eventi di arte contemporanea.
Le opere d'arte esposte si fanno più grandi. Invadono lo spazio, escono all'esterno. Con loro l'utopia diventa realtà.
Momento culminante della prossima estate sarà la Biennale di Venezia, che aprirà il 12 giugno. E per la cronaca, ne parleremo nella prossima Newsletter.
Questa volta ci occupiamo di un altro evento, oramai alle porte. Si tratta di Art|36|Basel, la fiera di arte moderna e contemporanea di Basilea. È l'appuntamento più importante al mondo per i galleristi e i collezionisti d'arte. E non solo per loro. Da sempre, il livello degli stand e delle opere esposte è tale che, come una calamita, la fiera attira anche artisti, critici e appassionati da ogni angolo della terra. Del resto, il suo andamento sarà il modo migliore per tastare il polso al mercato dell'arte.
Passando a mostre più tradizionali, vogliamo ricordare anche "Pop Art Italia 1958-1968", a Modena. Chi ha avuto modo, l'anno scorso, di visitare l'analoga mostra dedicata alla Pop Art britannica, non può perderla.
Per finire, raccomandiamo a tutti di dare un'occhiata a "pop&stars". Sono in rete tutte le opere previste. E partecipando ai sondaggi si può esprimere il proprio giudizio, per scegliere le opere che piacciono di più.
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| La mostra: "Pop Art Italia 1958-1968", a Modena
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| L'11 maggio, da Sotheby's, è andata all'asta una tela di Andy Warhol. 12 milioni di dollari la cifra toccata!
Fa un certo effetto pensare che le opere di tanti artisti italiani contemporanei di Warhol non riescono a raggiungere nemmeno un centesimo di quella cifra. E tra questi ci sono alcuni che la critica d'arte ha definito "pop", come lo stesso Warhol. Qualche nome: Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli, Mario Ceroli, Giosetta Fioroni, Lucio Del Pezzo, Valerio Adami, ecc.
Questi personaggi erano tutti figli della seconda guerra mondiale. Da bambini, avevano vissuto i bombardamenti e la fame. Poi, lentamente, avevano visto riprendere la vita. Avevano visto le città rianimarsi, le strade popolarsi di cose e di colori: auto, negozi, insegne. Nelle loro case avevano visto entrare nuovi oggetti.
Sul piano artistico mossero i primi passi verso la fine degli anni '50. Non amavano la pittura informale. Aspiravano a una nuova pittura e cercavano un legame più stretto con la realtà quotidiana. Alcuni tra loro erano impegnati politicamente.
Per riempire le loro opere si rifecero ai simboli, alle insegne e agli oggetti che riempivano il paesaggio urbano.
Oggi, sui testi, questa storia viene chiamata Pop Art Italiana. Una grande mostra a Modena ce la racconta, facendoci conoscere gli interpreti più importanti.
In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.
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| "pop&stars": come acquistare le opere in mostra
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| All'inizio di marzo, i 18 artisti che partecipano a "pop&stars" hanno completato le loro opere per la prima delle 3 mostre online.
Da allora sono trascorsi due mesi e mezzo. In rete sono visibili ben 54 opere, tutte dello stesso formato, ma quantomai diverse tra loro.
Attraverso i 6 sondaggi in rete, il pubblico le sta votando. Presto selezioneremo le 6 vincitrici, che faremo gareggiare assieme, in un ultimo, divertente sondaggio.
Nel frattempo, c'è la possibilità di acquistarle.
La procedura è semplicissima e sul sito è spiegata in dettaglio. Il prezzo è uguale per tutte: 400,- Euro. Ma attenzione! Solo fino al 31 agosto.
E allora, dai un'occhiata alle opere di "pop&stars" e visita la pagina Come acquistare.
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| La mostra: "Filippo De Pisis", a Torino
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| Filippo De Pisis è un artista poco conosciuto fuori dall'Italia. Fatto sta, però, che quando uno straniero visita la collezione di arte moderna della Pinacoteca di Brera rimane quasi sempre colpito dalla sua Natura morta con la penna.
Il quadro è di una semplicità disarmante. Ma proprio per questo riesce a esaltare le qualità tipiche della pittura di De Pisis: rapidità della raffigurazione, scioltezza della pennellata, fugacità dell'attimo, malinconia per la precarietà della bellezza e della vita.
E pensare che De Pisis rimase a lungo indeciso tra il dipingere e l'attività letteraria...
A dargli la scossa fu l'arrivo a Parigi nel 1925. Il primo colpo di fulmine furono gli impressionisti: Pissarro, Monet e Renoir in testa. Ma in seguito lo stesso De Pisis avrebbe affermato che i suoi veri punti di riferimento erano Tintoretto, Goya e Manet.
Piazze e vedute di città, paesaggi del Cadore, interni di stanze, nature morte, vasi di fiori. Questi i suoi temi più ricorrenti.
Una vasta antologica è aperta in questi giorni alla GAM di Torino.
In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.
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| Il museo: la Fondazione Mario Merz, di Torino
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| Mario Merz è stato uno dei più importanti esponenti dell'Arte Povera.
È scomparso il 9 novembre 2003, lasciando una fondazione con il suo nome. Dopo di allora, si sono susseguite a ritmo incessante le mostre dedicate al suo lavoro. Ultima in ordine di tempo quella alla GAM di Torino e al Castello di Rivoli. Rimaneva, però, l'esigenza della fondazione di disporre di una sede idonea a svolgere i compiti per cui era stata istituita nel 1999.
Il 29 aprile, la Fondazione Merz ha finalmente aperto i battenti nella nuova sede di Torino.
L'avvenimento è passato in sordina. Del resto, a Torino l'inaugurazione di un museo o di uno spazio espositivo dedicato all'arte contemporanea non fa quasi più notizia.
Situata nel quartiere di San Paolo, a breve distanza dalla Sandretto Re Rebaudengo, la Fondazione Merz è destinata a diventare una delle mete obbligate per tutti gli appassionati.
Per l'occasione si potrà vedere un folto gruppo di opere di Merz.
In Artdreamguide trovi le informazioni sulla Fondazione Mario Merz di Torino e sulla mostra inaugurale.
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| La mostra: "Anni Cinquanta", a Milano
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| Molti trovano le mostre noiose. Altri andrebbero a visitarle. Ma non si decidono mai, perché hanno sempre una scusa. In realtà, sono pigri e temono che siano troppo impegnative.
Ma ecco una buona notizia!
In questi giorni, a Milano, c'è una mostra davvero per tutti. Coinvolge, fa pensare. A qualcuno fa persino ricordare. Ma soprattutto, piace e non stanca!
Parla di fatti della nostra storia, delle nostre case e dei nuovi oggetti che hanno migliorato la nostra vita, di un nuovo modo di vestirci, dei film che ci hanno emozionato e dei primi programmi televisivi. Fa vedere Coppi e Bartali, la conquista del K2, la FIAT 600, la Vespa e la Lambretta, Mike Buongiorno e "Lascia o raddoppia".
Sì, certo! Parla anche di arte, architettura, letteratura, fotografia e cinema. Ma tutto ben selezionato e ridotto all'osso. Così, si può gironzolare tranquillamente, con la mente sgombra, e becchettare qua e là a piacere, senza grandi riflessioni.
Il tema portante sono gli Anni '50 e la nascita della creatività italiana. Anni cruciali, che vedono affermarsi grandi personalità dell'arte, come Fontana, Burri e Manzoni. Ma sono anche gli anni in cui fioriscono il design e la moda italiani. Insomma, gli anni grazie ai quali possiamo vivere di rendita. Anche se per poco ancora...
In Artdreamguide puoi trovare i dettagli sulla mostra.
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| La fiera: "Art|36|Basel", a Basilea
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| Art Basel è la più importante fiera dell'arte contemporanea al mondo.
Ogni anno presenta circa 270 gallerie d'arte di ogni nazione, scelte con criteri estremamente severi. Gironzolando per i vari stand è possibile crearsi un quadro fedele delle tendenze artistiche contemporanee. Ma al tempo stesso, permette di imbattersi in autentici capolavori dell'arte moderna classica.
Dal 15 al 20 giugno si tiene la 36ª edizione. Come sempre, varie sezioni di contorno affiancano gli stand delle gallerie. I principali sono: "Art Statements", area dedicata alle personali di giovani artisti, e "Art Unlimited", che propone progetti di grandi dimensioni.
Insomma, una full immersion da cui si torna a casa cambiati.
Ma attenzione... Le dimensioni dell'avvenimento e la qualità delle proposte sono tali da richiedere almeno due giorni per una visita non superficiale.
In Artdreamguide ti riferiamo di Art|36|Basel.
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| Prenotare un hotel a Basilea
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| L'offerta alberghiera di Basilea è di ottimo livello. Gli hotel sono numerosi e accoglienti. Non particolarmente a buon mercato.
In quasi tutti i periodi dell'anno si riesce a trovare posto. Purtroppo, alcuni grandi eventi fieristici mettono a dura prova la ricettività della città. E Art Basel è uno di questi.
In casi simili bisogna essere pronti a cercare anche nei dintorni.
Per prenotare un hotel a Basilea o nelle sue vicinanze, visita la pagina Hotel a Basilea su Artdreamguide.
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| Un po' di concorsi...
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| Ogni anno si svolge una miriade di concorsi rivolti a giovani artisti e grafici. Nella sezione Premi e concorsi di Artdreamguide, oltre a corsi e conferenze, puoi trovare un elenco di concorsi relativi al campo dell'arte moderna e contemporanea, della Net Art, del design e della fotografia.
In questo numero della Newsletter ti segnaliamo 2 concorsi di genere diverso tra loro.
- Il primo è il "Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro per giovani scultori". Si rivolge ai giovani artisti che si distinguono nella ricerca e sperimentazione del linguaggio scultoreo. A organizzarlo è la Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. Termine per l'iscrizione è il 30 settembre 2005.
- Il secondo è "Movin' up", rivolto ai giovani creativi di età compresa tra 18 e 35 anni. Organizzatori sono la Direzione Generale per l'Architettura e l'Arte Contemporanee (DARC) del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Circuito Giovani Artisti Italiani (GAI). Termine per l'iscrizione è il 18 novembre 2005.
In Artdreamguide puoi trovare le presentazioni dei due concorsi:
- "Premio Fondazione Arnaldo Pomodoro per giovani scultori"
- "Movin' up".
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| Net Art: Up to 625, di Matt Mullican
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| Alcuni filosofi antichi pensavano che il mondo fosse costituito da 4 elementi: aria, terra, acqua e fuoco. Poi, qualcuno ci ha spiegato che è fatto di particelle, chiamate "atomi". Finché, qualcun altro non si è accorto che esistono particelle ancora più piccole. Ma per la maggior parte di noi il mondo rimane costituito da rocce, terra, erba, acqua, cose, animali, persone. Roba che si tocca, insomma.
Per l'artista americano Matt Mullican la realtà non è solo questo. A complicarla molto è il sistema di segni e simboli che l'umanità si è data nel corso dei secoli. Un sistema di cui fanno parte i saluti, le strette di mano, il numero "2", il punto interrogativo, il cartello rotondo rosso con la striscia bianca orizzontale, il simbolo dell'aeroplanino sulla mappa del metrò, le icone del computer, ecc. Per non parlare di quei concentrati di simboli allo stato puro, che sono le bandiere nazionali.
Distinguere tra ciò che vediamo e le formule con cui lo classifichiamo: in questo sta l'essenza del lavoro di Mullican. Nel tentativo di comprendere i processi simbolici e analizzarne la struttura, l'artista si è confrontato in modo costante con i segni, i pittogrammi e le immagini che ci circondano. Ne ha derivato un proprio sistema di forme simboliche. Si potrebbe definirlo una sorta di linguaggio privato, fatto di rimandi e continue tensioni tra simbologia e banalità.
Mullican è un vero artista multimediale. Ha applicato questo suo linguaggio ai media più svariati: quadri, performance, manifesti, tabelloni, scatole luminose, video, computers.
Nel 1997, in occasione di Documenta X, realizzò anche un progetto di Net Art, intitolato Up to 625. In modo semplice ed emblematico, traduce sul Web il suo universo di simboli.
Per conoscere il progetto, visita Up to 625, di Matt Mullican
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| Notizie in breve
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| - Il 17 maggio scorso, a Todi, è morto Piero Dorazio. Aveva 77 anni. Viene considerato uno dei massimi esponenti dell'arte astratta in Italia. Nel 1947 fu tra i firmatari del manifesto di "Forma 1". Nei tardi anni '50 elaborò il suo stile pittorico maturo, basato sull'intreccio di reticoli colorati, che riecheggiano le vibrazioni della luce. Si dedicò con successo anche alla critica d'arte.
- Andy Garcia è il protagonista del film I colori dell'anima, appena uscito sugli schermi cinematografici italiani. Ambientato a Parigi nel 1919, racconta gli ultimi anni di vita di Amedeo Modigliani. Il film offre un bello spaccato sulla vita artistica francese del tempo, di cui facevano parte tanti grandi protagonisti dell'arte moderna.
- L'11 e 12 maggio scorso si sono tenute le aste di arte contemporanea di New York. La vendita più ricca è stata quella di Christie's, che con 133 milioni di dollari ha polverizzato tutti i record. Gli incassi sono venuti in gran parte da alcuni lotti battuti a cifre ben al di sopra delle stime: Edward Hopper, Willem de Kooning, Mark Rothko, James Rosenquist, Elizabeth Peyton. Tra gli artisti italiani hanno deluso le aspettative le due opere in asta di Maurizio Cattelan, andate invendute. Più contenuti i risultati di Sotheby's, che ha presentato un catalogo meno spettacolare. Protagonista è stata Liz di Andy Warhol.
- Il 17 maggio scorso è stato presentata ufficialmente il Club GAMeC. Il suo scopo è promuovere e sostenere la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nella diffusione della conoscenza dell'arte nel nostro tempo.
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| Note
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Newsletter del 26 maggio 2005
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