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Storia |
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Il giardino e il corpo principale del Lenbachhaus di Monac |
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La Städtische Galerie im Lenbachhaus di Monaco (München) ha sede in un edificio di alto valore storico. Come lo rivela la sua denominazione, è ospitata in quella che fu la sontuosa casa del grande pittore Franz von Lenbach. L'edificio attuale, pur rispettando l'assetto e la fisionomia originaria dell'epoca di Lenbach, è il frutto di integrazioni e adattamenti successivi, di cui l'ultimo risale al 1972.
L'edificio disegnato da Gabriel von Seidel, uno degli architetti più alla moda nella Monaco di fine '800, consisteva in due corpi. Uno di essi serviva come residenza vera e propria, e l'altro come atelier.
All'inizio del '900, venne aggiunta una nuova sezione allo scopo di collegarli. La modifica più sostanziale intervenne però alla fine degli anni '20, molto dopo la morte di Lenbach, con l'aggiunta sul terreno antistante l'atelier di un nuovo corpo, dovuto a Hans Grässel. La struttura doveva servire ad ampliare lo spazio della neonata galleria civica, e a completare la struttura a tre braccia dell'edificio.
La villa risulta situata su un terreno all'angolo Nord-Ovest di Königsplatz.
Per le sue forme, rimanda al modello delle ville fiorentine del rinascimento. Al corpo centrale principale, arretrato rispetto alla strada, si saldano due ali che si spingono in avanti verso la strada stessa. In questo modo, sul davanti, viene a crearsi una piccola area, occupata da un giardino all'italiana.
Il corpo centrale si espande nel mezzo nella tipica mole squadrata delle ville medicee, ingentilita da lesene e ampie finestre, e sormontata da una sorta di elegante torretta. Una piccola scalinata precede l'ingresso al museo. Colonne, arcatelle, loggette ritmano le facciate dei corpi laterali, dipinte di rosso. |
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L'interno si sviluppa su due piani. Nelle loro volumetrie, gli spazi rivelano la propria originaria destinazione: di rappresentanza al piano terra, abitazione al piano superiore, atelier in una delle due ali.
Dal salone d'ingresso si può procedere nelle due direzioni, raggiungendo le due ali anteriori e la grande propaggine alla sua sinistra, aggiunta nel 1972. Imboccando il corridoio che si apre a destra e raggiungendo l'ala corrispondente, si trova la scala che consente di accedere al piano superiore.
Suggestive e storicamente importanti le salette del corpo centrale, che conservano i resti delle decorazioni originarie salvatesi dalla guerra: porte in marmo, soffitti in legno, pareti rivestite in tessuti damascati, parket ricercati. In esse sono collocate le opere di Lenbach. Il resto delle sale è stato, purtroppo, interamente ricostruito a causa dei danni della guerra. Presentano così le tipiche pareti bianche con lucernai al soffitto.
Attualmente il piano superiore risulta interamente occupato dalla collezione permanente. Il piano terra comprende sale per le esposizioni temporanee (nell'ala a destra), sale per le opere di arte contemporanea della collezione (nell'ampliamento ricavato a sinistra, sul retro), gli spazi per i servizi, e gli uffici.
Inutile dire che anche la Städtische Galerie im Lenbachhaus, come del resto molti altri musei, soffre dei soliti problemi di spazio. |
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