Alte Nationalgalerie, Berlino (Berlin)

Hugo von Tschudi

Hugo von Tschudi

Hugo von Tschudi

Hugo von Tschudi nasce nel 1851 a Jakobsdorf (Austria).
È figlio di un diplomatico svizzero.
Compie studi di leggi e artistici. Entra come volontario nello staff del Museum für Kunst und Gewerbe di Vienna. Compie, quindi, studi a Berlino, dove è allievo di Wilhelm von Bode. Nel 1884 diviene assistente ai musei di Berlino. Il suo campo di specializzazione è la pittura olandese del '600.
Nel 1896 viene nominato direttore della Nationalgalerie di Berlino, dove succede a Max Jordan.
Nei primi anni, diviene amico del pittore tedesco Max Liebermann. Grazie a lui entra in contatto con l'ambiente artistico francese dell'epoca.
Nel 1896 effettua il primo viaggio a Parigi, in compagnia di Liebermann. Ha modo, così, di conoscere l'Impressionismo francese, che lo entusiasma profondamente. Visita, tra l'altro, la galleria di Durand-Ruel, dove vede per la prima volta le opere di Manet, Monet e Renoir.
Sull'onda di quest'esperienza, Tschudi decide di comprare le opere degli Impressionisti per la Nationalgalerie. Ma le sue scelte si scontrano con il fermo rifiuto da parte della Landes-Kunst-Kommission, apposita commissione voluta dal Kaiser. In mancanza di fondi pubblici, decide di aggirare l'ostacolo sensibilizzando un gruppo di facoltosi appassionati d'arte. Grazie ad essi riesce ad acquistare un gran numero di capolavori francesi.
Stimolato dalla scoperta dell'arte francese, inizia a studiare a fondo anche l'arte tedesca dell'800, prima di allora piuttosto trascurata.

Da questo momento in avanti le energie di Hugo von Tschudi si incanalano su due binari:
1) la presentazione a Berlino degli artisti impressionisti e l'acquisizione di loro opere,
2) la valorizzazione dell'arte tedesca dell'800.
In ambito tedesco, la sua attenzione si focalizza soprattutto sulle figure di Caspar David Friedrich, Arnold Böcklin e Adolph von Menzel. Sbocco di questi studi è una grande mostra tematica, la "Jahrhundertausstellung" (1906). La mostra ha il merito di suscitare l'interesse del pubblico nei confronti della produzione artistica tedesca dal 1785 al 1875, in tutte le sue principali correnti.
Col tempo, però, l'opposizione da parte della Landes-Kunst-Kommission si fa sempre più irriducibile. Esasperato dai continui ostacoli, accetta l'invito rivoltogli dalla città di Monaco, per assumere le redini della Neue Pinakothek. Nel 1909, Tschudi rassegna le dimissioni a Berlino e si trasferisce a Monaco.

Nel nuovo incarico, Tschudi riprende senza indugio il programma abbandonato a Berlino. In particolare, si adopera per acquistare opere di artisti impressionisti e postimpressionisti francesi.
Come a Berlino, si trova a dover aggirare le solite ristrettezze di bilancio. E come a Berlino, si adopera per assicurarsi l'appoggio finanziario di privati. Viene creato un apposito fondo per acquisti: lo "Tschudi Spende". Grazie ad esso, può intraprendere i primi acquisti.
Putroppo, Tschudi non può mai portare a termine il suo sogno. Nel 1911, infatti, la morte lo coglie prematuramente a Cannstadt.
Il programma di Tschudi verrà proseguito dal suo successore Heinz Braune.

I capolavori di Berlino (Menzel, Böcklin, Manet, Monet, Renoir, Cézanne) e di Monaco (Corot, Courbet, Manet, Monet, Renoir, Cézanne, Gauguin, van Gogh, Seurat) sono il monumento alla memoria più illustre per uno studioso geniale e di grande apertura mentale come fu Tschudi.

I periodi principali della storia della Nationalgalerie

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