Neue Nationalgalerie, Berlino (Berlin)
Storia:
6) Berlino capitale.
La riorganizzazione della Neue Nationalgalerie
La crescita della Neue Nationalgalerie negli anni '70 e '80 ha finito per riproporre il problema dello spazio: un problema tanto piuù grave se si considera che l'arte degli ultimi 20 anni si è notevolmente allargata per dimensioni delle opere.
Il primo provvedimento è consistito nel trasferimento delle opere romantiche e biedermeier nello Schloß Charlottenburg (1985). Qui sono andate a costituire la Galerie der Romantik.
In tempi più recenti è terminata la ristrutturazione del complesso della Hamburger Bahnhof (1996). Qui, nel 1997, è stato inaugurato lo Hamburger Bahnhof, Museum für Gegenwart, dove è confluita l'arte contemporanea. Nel 2002 è stata riaperta la Alte Nationalgalerie, in cui è confluita tutta l'arte dell'800.
In questo modo, la Neue Nationalgalerie si ripropone oggi come il luogo dell'arte moderna classica.
Nel generale clima di ristrettezze economiche che ha interessato la maggior parte dei musei tedeschi alla fine degli anni '90, la Neue Nationalgalerie sembra fare eccezione. In pratica, è come se anch'essa avesse condiviso la ventata di benessere e speranze generata dal trasferimento a Berlino della capitale della Germania.
Significativo, al riguardo, la disponibilità dei collezionisti privati a concedere depositi e importanti donazioni di opere. In questo campo spiccano i casi dell'ex-gallerista di Monaco Otto van de Loo e quello del famoso collezionista Erich Marx.
I periodi principali della storia della Nationalgalerie
- Le origini della Nationalgalerie (1861-96)
- Gli anni gloriosi sotto la direzione di Hugo von Tschudi (1896-1909)
- Dalle dimissioni di von Tschudi all'avvento del nazismo (1909-33)
- "Entartete Kunst" (1933-45)
- Il dopoguerra e la rinascita della Nationalgalerie (1945-85)
- Berlino capitale: la creazione della Neue Nationalgalerie