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La collezione di arte del dopoguerra della Neue Nationalgalerie di Berlino si apre idealmente con i ritratti di Isabella Rawsthorne di Francis Bacon. Molto importanti anche le sculture di Henry Moore ed Alexander Calder.
In ambito astratto ed informale spiccano le opere di Wols, Jean Dubuffet, Jean Fautrier, Antoni Tàpies, Hans Hartung, Emil Schumacher, E.W. Nay, Willy Baumeister, Pierre Alechinsky, Karel Appel, Asger Jorn. Tra gli americani spiccano Mark Rothko, Barnett Newmann (Who's afraid of Red, Yellow and Blue, 1967-68), Morris Louis.
I movimenti e le correnti degli anni '60, documentati in maniera sempre più esaurientemente, sono stati trasferiti in massima parte nella nuova sede della Hamburger Bahnhof. Ciò ha riguardato, ad es., Color Field, Pop Art (Tom Wesselmann, Richard Hamilton, Edward Kienholz), Nouveau Réalisme, minimalismo, Zero (Otto Piene, Heinz Mack, Günter Uecker), Op Art, arte cinetica, arte concettuale, iperrealismo.
Purtroppo, nonostante la riorganizzazione delle collezioni, si rende necessaria l'esposizione a rotazione di alcune sezioni. |