Galleria Ricci Oddi, Piacenza

Collezioni

Federico Zandomeneghi, "Place d'Anvers a Parigi", 1880, olio su tela, 103 x 140 cm, Galleria Ricci Oddi, Piacenza

Federico Zandomeneghi
Place d'Anvers a Parigi
1880
olio su tela
103 x 140 cm
Casa Museo
Galleria Ricci Oddi
Piacenza

La Galleria Ricci Oddi di Piacenza è importante soprattutto per la collezione permanente. Consiste in oltre 750 opere, tra dipinti, sculture, incisioni e disegni. Di esse ne risultano esposte in permanenza circa 250.

Il nucleo iniziale della raccolta rispecchia le scelte di Ricci Oddi. Infatti documenta il suo interesse per il romanticismo ed il realismo di fine '800.
Il romanticismo è rappresentato dall’opera di Francesco Hayez (Ritratto di Chopin, 1933), di Francesco Carnovali detto Il Piccio (Veduta di Brembate Sotto) e degli scapigliati Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni.
In questo ambito spicca la figura di Antonio Fontanesi, in assoluto uno degli artisti più apprezzati dal collezionista. La Galleria Ricci Oddi possiede diverse tele, raccolte in una sala apposita. In varie bacheche dotate di illuminazione idonea sono, inoltre, esposti diversi disegni e incisioni.

Il realismo è stata una corrente alquanto variegata.
Nel suo ambito vanno collocate le opere dei macchiaioli Giovanni Fattori, Telemaco Signorini e Silvestro Lega (Pagliai al sole). Troviamo, quindi, tele di Francesco Paolo Michetti e paesaggi di Marco Calderini.
Per l'800 sono presenti anche opere di Giulio Aristide Sartorio (Abisso verde), Federico Zandomeneghi (Piazza d'Anversa a Parigi è una delle suo opere in assoluto migliori), Medardo Rosso e Gustav Klimt(Ritratto di signora, 1916-17).

Giuseppe Ricci Oddi nutriva un sentimento di ostilità nei confronti delle avanguardie del primo '900. Le considerava degenerazioni cerebrali e deformate della sperimentazione a tutti i costi. Per questo nel nucleo originario della collezione non si trovano esempi del futurismo, della pittura metafisica e di altre avanguardie internazionali.
Tra gli artisti del '900 presenti in Galleria vanno ricordati Umberto Boccioni (Ritratto della madre), Carlo Carrà, Felice Casorati (Donne in barca, 1933-1934), Giorgio Morandi e Filippo De Pisis (Vaso di fiori, 1937).
Frutto di acquisti successivi al lascito sono le opere realizzate da scultori e pittori piacentini, come Stefano Bruzzi (Passo difficile), Francesco Ghittoni e Bruno Cassinari. Le opere degli artisti locali in mostra sono tuttavia limitate, per non compromettere la statura nazionale della raccolta.

Filippo De Pisis, "Vaso di fiori", 1937, Galleria Ricci Oddi, Piacenza

Filippo De Pisis
Vaso di fiori
1937
Casa Museo
Galleria Ricci Oddi
Piacenza

Il criterio espositivo della Galleria Ricci Oddi segue un ordine regionale. Esistono, d'altra parte, spazi dedicati a singoli artisti particolarmente ben rappresentati: come Fontanesi, Bruzzi e Medardo Rosso. Una sala, inoltre, è dedicata ai pittori stranieri.
Dagli artisti emiliani si passa ai macchiaioli toscani, ai pittori piemontesi (dove spicca, appunto, Fontanesi), ai liguri. Tre sale sono dedicate agli artisti lombardi, dai romantici agli scapigliati, ai divisionisti. Proseguendo nella visita si incontrano i pittori italiani contemporanei, gli artisti di "Novecento", e quindi la pittura del Sud e del Veneto.