Alberto Burri

Luoghi dove è documentata l'opera di Alberto Burri:
città, musei, fondazioni, biblioteche, archivi

Alberto Burri è stato un artista poco produttivo.
Il suoi procedimento esecutivo era piuttosto lento, indipendentemente dalla tipologia dell'opera.
I celebri Sacchi, ad esempio, richiedevano l'applicazione precisa e calcolata di frammenti più o meno grandi di tela di juta. L'artista dedicava grande attenzione alla trama e alla disposizione delle cuciture.
Ancora più complessa era la realizzazione dei Legni e dei Ferri, materiali di per sé poco adattabili ad una superficie piana, come quella del quadro. Incollature e bruciature, nel caso dei primi, e saldature e fresature, nel caso dei secondi, non erano operazioni di poco impegno. Insomma, un Burri che, all'occorrenza, sapeva trasformarsi in sarto, falegname, fabbro.
La lentezza e precisione esecutiva furono una costante anche delle opere realizzate negli anni '70 e '80. Basta pensare al processo di consolidamento e asciugatura dei Cretti, o alla perfezione delle "spellature" e delle stesure dei campi di colore nei Cellotex.

La relativa scarsità di opere è dovuta anche alla particolare attenzione con cui Burri gestiva la "circolazione" delle sue opere.
Dosava con parsimonia le opere che uscivano dallo studio. Sceglieva con oculatezza le gallerie in cui esporre. Centellinava le mostre. Non provava grande soggezione per i musei, che giudicava sempre con spirito analitico, prima di esporvi.
L'artista solitamente tratteneva molte opere per la sua collezione. Ma in età matura è giunto persino a ricomprare opere degli anni '40 e '50 che giudicava essenziali per la documentazione completa del suo lavoro.
Frutti principali di questa politica sono la scarsa presenza delle opere di Alberto Burri sul mercato, le loro quotazioni estremamente sostenute, la sostanziale assenza di opere false o contraffatte.

Questo quadro generale spiega come mai oggi, nonostante Alberto Burri sia considerato uno dei 3-4 artisti italiani più importanti del dopoguerra, il suo lavoro sia rappresentato in un numero ristretto di musei e istituzioni private.
Per la maggior parte si tratta di musei italiani. Ma, poco a poco, si amplia la schiera dei musei internazionali che decidono di investire somme elevate per acquistare una sua opera.