Anselm Kiefer

Attività artistica

Scultura di Anselm KieferDa sempre, al centro del lavoro di Anselm Kiefer è la storia.
Per Kiefer la storia ha valore in quanto "storia reinterpretabile." Aldilà dei fatti scientificamente documentati, delle letture convenzionali, dei nessi e delle ragioni ufficialmente riconosciute, la storia rimane materia viva, aperta al confronto con l'esperienza personale. La storia è sempre disponibile a misurarsi con strumenti d'indagine, anche dissimili. Tra questi ultimi rientra anche la pittura.

Per Kiefer la pittura costituisce il suo strumento personale per scandagliare la storia, il mito.
La pittura è in grado di spingersi oltre l'obiettività storica, riconosciuta attraverso i consueti strumenti. Attraverso l'associazione di forme, colori e materiali può servire a riportare a galla verità rimosse. Può permettere di smascherare contraddizioni ed ambivalenze recondite. Consente di scardinare tabù consolidati.
Da Kiefer la pittura è consepita come strumento di esorcismo di una storia che scotta, come mezzo per entrare nelle sue viscere, nei meandri oscuri, sollecitando decisione e responsabilità finale da parte dell'osservatore.
Configurata simbolicamente sotto forma di tavolozza (Palette, in tedesco), la pittura è protagonista di innumerevoli opere:
-  metaforicamente risorgente dal sepolcro (Resumptio, 1974),
-  alata e librata in volo come Icaro (Ikarus, 1981),
-  portata dall'angelo (Engel, 1977),
-  aleggiante come uno spirito su vaste lande incendiate e devastate dalla guerra (Malerei der verbrannten Erde, Malen=Verbrennen, 1974),
-  fungente essa stessa da terreno di contesa (Bilderstreit, 1978),
-  pericolosamente sospesa in bilico su una sottile fune incendiata (Palette, 1977),
-  interrogatrice silenziosa al cospetto delle monumentali architetture naziste (Dem unbekannten Maler, 1982-83).
Imperniata attorno a questa missione, la pittura di Anselm Kiefer si presenta austera, drammatica, teatrale ed oltremodo brutale.

Da circa tre decenni Kiefer si confronta con argomenti e problemi tratti da:
-  storia tedesca
-  mitologia nordica e nibelungica
-  letteratura biblica.
Per cicli tematici ("Werkkomplexe") li reinterpreta, sottolineandone provocatoriamente il livello di ambiguità e di minaccia.
Frequente è l'allusione alla contradditoria compresenza nella storia di un popolo di episodi di lotta eroica e mitica per la libertà, con episodi di oppressione e di nefadezze ai danni di altri popoli. Si tratta di un tema sotterraneamente ricorrente nella storia tedesca. Ma sappiamo che, più o meno, riguarda tutti i popoli.
Le vaste composizioni di Kiefer trattano gli eroi e i miti della libertà tedesca: Deutschlands Geisteshelden (1973), Maikäfer flieg (1974), Siegfried vergißt Brunhild (1975), Brunhildes Tod (1976), Varus (1976), Wege der Weltweisheit (1977-78).
Questi soggetti così, a intrecciarsi con gli spettri dei crimini commessi in nome del popolo tedesco. Tra questi, naturalmente, figura al primo posto lo sterminio degli ebrei: Noch ist Polen nicht verloren (1978), Dein goldenes Haar, Margarethe e Dein aschenes Haar, Sulamit (1981), Das rote Meer (1984-85).
Così trattati, i temi della storia tedesca vengono trasposti a emblemi della storia universale: Nigredo (1984), Jerusalem (1986).
Dai quadri più giganteschi, agli acquarelli, ai libri dipinti, fino alle fotografie ritoccate, il pathos narrativo è sempre bilanciato dall'immissione di elementi ridicoli, ambigui o paradossali, atti a sollecitare rapporti, contrapposizioni provocatorie. Un esempio sono le navi corazzate galleggianti in una vasca da bagno: Unternehmen Seelöwe (1975).

Come i temi che svolge, anche la tecnica pittorica di Kiefer è aspra e brutale.
Frequentemente si basa su emulsioni fotografiche e xilografie applicate su enormi tele. Su di esse l'artista interviene col colore. Le tinte sono cupe e terrose. La materia risulta spessa e pesante, quasi scultorea, spesso arricchita dall'uso di paglia o lacca.
Ad accentuare la suggestione tridimensionale contribuisce anche l'abbondante impiego di inserti estranei: frammenti di cuoio, legno bruciato, ferro arrugginito, piombo.