Edvard Munch
Biografia di Edvard Munch
Edvard Munch nasce a Löten, in Norvegia nel 1863.
Nel 1864 si stabilisce con la famiglia a Christiania, l'attuale Oslo. Nel 1868 muore la madre. È il primo di una lunga serie di lutti che segneranno la vita di Munch, accrescendo la sua sensibilità: la sorella Sophie nel 1877, il padre nel 1889, il fratello Andreas nel 1895.
Nel 1879 Munch si iscrive a un istituto tecnico.
L'anno seguente decide di dedicarsi esclusivamente all'arte. Frequenta i corsi serali della Scuola di Disegno di Oslo e segue le lezioni dello scultore Julius Middelthun. Nel 1882, insieme ad altri sei artisti, si pone sotto la guida del pittore naturalista Christian Krohg.
Munch diventa uno degli artisti più promettenti della giovane generazione. Nel 1883 partecipa a una collettiva al Salone delle arti decorative di Oslo.
Lavora spesso "en plein air" seguendo le indicazioni di Frits Thaulow. Frequenta artisti e scrittori, e si lega all'ambiente "bohémien" di Oslo. Diventa amico dell'anarchico Hans Jaeger.
Nel 1885 Edvard Munch vince una borsa di studio e si reca a Parigi. Visita il Louvre, dove ammira le opere di Rembrandt e Vélazquez, scopre Manet e gli impressionisti.
Tornato a Oslo, inizia tre delle sue opere più importanti: Bambina malata (prima versione), aspramente criticata da pubblico e stampa, L'indomani e Pubertà.
Nel 1888 visita l'Esposizione d'arte francese a Copenhagen, dove sono esposti i lavori di Monet, Pissarro, Delacroix, Courbet, Millet e Puvis de Chavannes.
Nel 1889 tiene la sua prima personale a Oslo. Torna quindi a Parigi, dove si iscrive alla scuola d'arte di Léon Bonnat. Si interessa al lavoro di Georges Seurat, Vincent van Gogh, Henri de Toulouse-Lautrec e dei pittori nabis.
Nel 1890, dopo una breve parentesi norvegese, Edvard Munch ritorna in Francia. Resta però bloccato a Le Havre per problemi di salute. Nel 1891, dopo aver passato la convalescenza tra Nizza e Parigi, fa rientro in patria. La Nasjonalgalleriet acquista Notte a St. Cloud.
Riceve un'altra borsa di studio. Torna a Nizza, passando per Copenhagen, Amburgo, Francoforte, Basilea e Ginevra. Partecipa anche a una collettiva al Glaspalast di Monaco.
Nel 1892 Munch espone al Künstlerverein di Berlino. La mostra suscita grande scandalo nell'ambiente accademico e viene chiusa. Alcuni artisti tedeschi, capeggiati da Max Liebermann, protestano in favore di Munch, ponendo le basi della futura Secessione Berlinese. In seguito la mostra gira altre città tedesche, tra cui Düsseldorf e Colonia.
Nel 1893 Munch si trasferisce a Berlino. Qui stringe amicizia con August Strindberg.
A Berlino vedono la luce alcune delle sue opere più significative: Madonna e Il Grido, in assoluto la più nota. Inizia anche il grande Fregio della vita. Espone a Breslavia, Dresda e Monaco.
Nel 1894 Edvard Munch realizza le prime acqueforti e litografie. Esce anche una monografia sulla sua opera (Das Werk des Edvard Munch). Espone a Parigi, Stoccolma, Bruxelles e Oslo.
Nel 1896 torna a Parigi. Entra in contatto con il circolo di scrittori e artisti che frequentano i "martedì" di Mallarmé.
Esegue le prime litografie a colori e le prime xilografie. Realizza Angoscia per l'album Les peintres-graveurs di Vollard. Illustra Les Fleurs du mal di Baudelaire e il programma del Peer Gynt di Ibsen in scena al Théâtre de l'Oeuvre. Espone con successo al Salon des Artistes Indépendants e alla galleria L'Art Nouveau di Samuel Bing.
Nel 1897 si presenta nuovamente al Salon des Indépendants, dove porta dieci dipinti che fanno parte del Fregio della vita. Espone anche a Bruxelles, Oslo e San Pietroburgo (Esposizione Scandinava).
Nel 1898 è di nuovo a Oslo. Inizia una turbolenta relazione con Tulla Larsen, figlia di un mercante di vino.
Nel 1899 partecipa alla Biennale di Venezia e tiene una personale a Dresda. Parte con Tulla per un lungo viaggio attraverso l'Europa. Visita anche l'Italia, dove ammira le opere di Raffaello e Michelangelo. Al ritorno in Norvegia viene ricoverato in un sanatorio per problemi legati all'abuso di alcolici.
Nel 1900 porta a termine La danza della vita, parte centrale del Fregio.
Nel 1902 conosce il dottor Max Linde, che acquista Fecondità e scrive un saggio su di lui. Rompe la sua relazione con Tulla Larsen. Durante il violento litigio, si ferisce alla mano sinistra con un'arma da fuoco.
Espone numerose opere del Fregio della vita alla Secessione di Berlino. Entra in contatto con Gustav Schiefler, che decide di scrivere un catalogo sulla sua produzione grafica.
Nel 1903 Munch tiene una mostra di stampe ad Amburgo ed espone al Salon des Indépendants di Parigi. Lavora ai ritratti commissionati da Max Linde. Incontra la violinista Eva Mudocci, modella di Matisse, con la quale inizia una nuova relazione.
Nel 1904 conosce il mercante Bruno Cassirer con il quale firma alcuni contratti. Stringe accordi anche con Commeter di Amburgo. Espone alla Secessione di Vienna ed entra a far parte della Secessione di Berlino.
Nel 1905 espone con successo in diverse città europee: Berlino, Copenhagen, Vienna, Stoccolma, Monaco, Praga (Galleria Mánes) e Parigi.
Nel 1906 conosce Henry van de Velde e decora il Foyer del Kammerspiel. Realizza le scenografie per gli Spettri di Ibsen al teatro di Max Reinhardt. Esegue numerosi ritratti, tra cui quello di Friedrich Nietzsche per il banchiere svedese Ernest Thiel. Le sue opere esercitano una forte influenza sugli artisti del gruppo Die Brücke.
Nel 1907 espone a Berlino con Cézanne e Matisse. Gustav Schiefler pubblica il primo volume del suo catalogo di grafiche.
Nel 1908, Munch inizia a soffrire di allucinazioni e viene ricoverato nella clinica del dottore Daniel Jacobson. Trasforma la sua stanza in un atelier e continua a dipingere. Viene nominato Cavaliere dell'Ordine Reale Norvegese di S. Olav.
Nel 1909, sempre in clinica, scrive il poema Alfa e Omega, che illustra con diciotto litografie. Espone a Bergen, Helsinki, Oslo e Brema. Inizia a elaborare un progetto di decorazione murale per l'Aula Magna dell'Università di Oslo.
Nel 1910 Munch acquista una tenuta presso Hvitsten in Norvegia.
Nel 1912 espone al Sonderbund di Colonia. Partecipa anche alla collettiva d'arte scandinava dell'American Scandinavian Society di New York. Nel 1913 espone alcune incisioni all'Armory Show di New York. Intraprende numerosi viaggi in Europa.
Nel 1914, dopo molte polemiche, l'Università di Oslo accetta la sua proposta per l'Aula Magna. L'anno successivo ottiene la medaglia d'oro per la grafica alla Panama Pacific International Exposition di San Francisco.
Nel 1916 Munch compra la tenuta di Ekely a Sköyen, nei pressi di Oslo, che diventa, fino alla morte, la sua residenza principale. Nel 1917 esce il volume Edvard Munch a cura di Curt Glaser.
Nel 1922 realizza un fregio murale per la mensa della fabbrica di cioccolato Freja di Oslo ed espone al Kunsthaus di Zurigo. L'anno successivo diventa membro dell'Accademia tedesca di Belle arti ed espone nella sede berlinese dell'associazione. Nel 1925 è l'Accademia di Belle arti di Baviera a nominarlo socio onorario. Nel 1927 tiene due grandi retrospettive, alla Nationalgalerie di Berlino e alla Nasjonalgalleriet di Oslo.
Nel 1928 intraprende un nuovo progetto: la decorazione di una delle sale del municipio di Oslo, che resta incompiuta. Nel 1929 tiene una grande retrospettiva di grafiche al Nationalmuseum di Stoccolma. Una malattia agli occhi, manifestatasi nel 1930, gli impedisce di lavorare per lungo tempo.
Nel 1932 riceve dal presidente tedesco Paul von Hindenburg un premio per il suo contributo all'arte. La sua fama continua a crescere.
Nel 1936 allestisce la sua prima personale londinese, alla London Gallery.
Nel 1937 i nazisti sequestrano ai musei tedeschi ottantadue suoi dipinti, e li bollano come "arte degenerata". Durante l'occupazione tedesca, rifiuta ogni contatto con gli invasori. Continua comunque a lavorare. Nel 1942 espone nuovamente in America.
Edvard Munch muore nel 1944 nella sua tenuta di Ekely. Lascia le sue opere (dipinti, grafiche, fotografie, scritti) alla città di Oslo.
Nel 1949 il Comune approva la costituzione di un nuovo museo per trovare una sistemazione al lascito di Munch e alle opere donate dalla sorella Inger. Il Munchmuseet viene inaugurato nel 1963.