Georges Seurat
Biografia di Georges Seurat
Georges Seurat nasce a Parigi nel 1859.
La famiglia è di condizioni agiate e asseconda le inclinazioni del giovane. Così Seurat può dedicarsi interamente agli studi artistici.
Nel 1875 segue i corsi di scultura di Justin Lequien. Nel 1878 si iscrive all'École des Beaux-Arts di Parigi, dove studia con Henri Lehmann.
Le opere della fine degli anni '70 sono ancora acerbe. Rimandano in gran parte al naturalismo della Scuola di Barbizon. Ma gradatamente cominciano ad affiorarvi nuovi interessi: i problemi legati alla percezione visiva, le teorie cromo-luministiche del tempo. L'attenzione del giovane Seurat spazia dal cromatismo di Delacroix, allo studio di vari testi teorico-scientifici: gli scritti fisiognomici di Humbert de Superville (1827), i trattati di Eugène Chevreul (1839), Charles Blanc (1865) e Odgen Rood (1879).
Nel 1879 parte militare. Distaccato a Brest, disegna marine e paesaggi.
Tornato a Parigi, Seurat lascia la scuola.
Nel 1880 apre uno studio col pittore Edmond-François Aman-Jean. Insieme a lui, nel 1881, si reca all'isola de La Grande Jatte.
Intorno al 1882 dipinge Nei boschi di Pontaubert. L'opera appare legata ancora al naturalismo impressionista, ma già vi si intravvedono i germi del "puntinismo".
Nel 1883 partecipa per la prima volta al Salon. L'anno dopo non viene ammesso. Espone, allora, alla mostra organizzata dalla Société des Artistes Indépendants, dove presenta la prima delle sue grandi composizioni: Une baignade à Asnières (1883-84). In questa occasione incontra Paul Signac, col quale condivide interessi e ricerche.
Nel 1885, grazie a Durand-Ruel, Seurat partecipa all'Esposizione internazionale di New York, dove espone ancora Une baignade.
Nel frattempo procedono le sue ricerche in campo cromatico, che sperimenta su attraverso piccoli bozzetti. Nel 1886, rielaborando disegni e schizzi, realizzati "en plein air" sull'isola de La Grande Jatte, porta a termine la sua opera più famosa, Un dimanche après-midi à l'île de la Grande Jatte. La grande tela viene presentata nel 1886, in occasione dell'ultima mostra degli impressionisti. Analizzandola, il critico Fénéon conia il termine "neoimpressionismo", decretando l'autonomia di Seurat rispetto al movimento impressionista. Ma la nuova tecnica viene definita anche "pointillisme".
L'impatto dell'opera è tale, da suscitare l'interesse di altri artisti, tra cui Camille Pissarro. Con lui e con Signac espone a Nantes.
Nel 1887 Georges Seurat partecipa alla mostra del Gruppo Les XX a Bruxelles.
L'anno successivo si reca a dipingere a Port-en-Bessin, in Normandia, dove esegue alcune marine. Tra il 1888 e il 1889 realizza altre due grandi composizioni, precedute dai consueti studi e bozzetti: Les poseuses e La parade.
Nello stesso periodo, Seurat entra in contatto col critico Charles Henry, che lo introduce nel movimento simbolista. Da lui riprende la teoria della dinamica delle linee (1889).
Nel 1890 è a Gravelines, dove stende i principi teorici della sua pittura.
Dipinge Le Chahut (1890) e lavora a Le cirque (1891), che viene presentata incompiuta al Salon des Indépendants.
Georges Seurat muore a Parigi nel 1891.
Nel 1899 Signac gli dedica il saggio D'Eugène Delacroix au néo-impressionisme.