Mostre di arte moderna e contemporanea
Brera e la guerra
10 novembre 2009 - 21 marzo 2010
Pinacoteca di Brera
Sala XV
Via Brera 38, Milano
Tel. 02-89421146
Orari: 8:30-19:15, lunedì chiuso
In occasione del Bicentenario, la Pinacoteca di Brera ricorda due momenti cruciali della sua storia, quelli della prima e della seconda guerra mondiale, con una serie di fotografie che provengono dalla fototeca della Soprintendenza per i Beni Artistici e da quella per i Beni Architettonici di Milano.
Quelle che emergono sono due realtà differenti, che rispecchiano due diversi tipi di conflitto armato. La prima guerra mondiale, infatti, è stata una guerra di trincea, che ha risparmiato i centri urbani e i civili. La seconda, invece, ha avuto ripercussioni importanti anche sulla vita delle città e dei suoi abitanti costringendo ad adottare provvedimenti molto più drastici per la salvaguardia delle collezioni della Pinacoteca e delle principali istituzioni museali milanesi. Nel primo caso, infatti, Brera venne chiusa, ma le opere, imballate accuratamente, non vennero trasportate fuori dal museo fino al 1918, quando, in seguito alla disfatta di Caporetto, si decise che era meglio trasferirle a Roma. Nel secondo caso, invece, il timore che potessero andare distrutte durante i bombardamenti, spinse la Sovrintendenza a disporre subito, il 10 giugno del 1940, il collocamento delle opere più importanti all'interno della camera blindata della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, dei sotterranei del Castello Sforzesco, della Villa Fenaroli di Seniga d'Oglio e della Villa Marini Clarelli di Montefreddo (PG).
Il provvedimento dimostrò tutta la sua validità nell'agosto del 1943, quando numerose bombe colpirono le sale della Pinacoteca che affacciavano su Via Brera, la piazzetta e l'Orto Botanico.
Altri momenti drammatici furono quelli che seguirono la firma dell'armistizio dell'8 settembre 1943. L'Italia centrale e il territorio bresciano, sede della Repubblica di Salò, divennero, infatti, pericolosissimi e fu necessario trovare nuovi ricoveri a nord-ovest. Le zone prescelte furono le Isole Borromee, la Valtellina, il lago di Como. Nessuno, infatti, avrebbe potuto immaginare quello che sarebbe successo in quei luoghi.
Fortunamente, le opere non subirono danni, non furono requisite e furono, infine, restituite ai musei da cui erano state prelevate per ragioni di sicurezza.
I principali protagonisti di questa straordinaria operazione di tutela sono stati Ettore Modiglioni, Sovrintendente alle Gallerie negli anni 1915-1918, e Guglielmo Pacchioni, che ha assunto l'incarico della Sovrintendenza nel periodo 1939-1945. Molte sono state comunque le persone coinvolte in questa attività di salvataggio (Fernanda Wittgens, Gian Alberto dell'Acqua, Angela Ottino della Chiesa) e anche i comportamenti eroici di chi, come Pasquale Rotondi o Guglielmo Pacchioni, è riuscito a sottrarre, con intelligenza e sprezzo del pericolo, alcuni capolavori italiani alle truppe tedesche.
La ricostruzione di Brera ha avuto inizio, quasi subito, nell'ottobre del 1946, e il progetto di restauro è stato affidato all'architetto Piero Portaluppi, che ha cercato di rendere più funzionale il museo senza intaccarne l'aspetto storico.
Il suo piano è stato approvato nel 1949 e, l'anno successivo, la Pinacoteca è stata riaperta al pubblico.
Da allora, molte cose sono cambiate ed è assolutamente necessario che Brera si doti dei servizi che sono indispensabili per lo svolgimento delle sue funzioni e l'accoglienza dei visitatori.
I progetti ci sono, ma tutto è fermo in attesa che lo spostamento dell'Accademia liberi gli spazi necessari a trasformare questo museo in una delle realtà più interessanti d'Italia e, forse, del mondo. La sua collezione vanta, infatti, diversi capolavori, che non sono sufficientemente valorizzati, come quelli che fanno parte della splendida Collezione Jesi, che vale comunque la pena di riguardare.
Alle foto, amatoriali e professionali, che documentano i drammatici momenti bellici, è affiancato un video, Brera in tempo di guerra, realizzato da Daniela Trastulli, che illustra i diversi aspetti della tutela dei monumenti e delle opere d'arte durante i due conflitti mondiali.