Mostre di arte moderna e contemporanea

Anthony McCall. BREATH [the vertical works]

20 marzo - 19 giugno 2009

Hangar Bicocca
Viale Sarca 336 (ingresso Via Chiese 2), Milano
Info. 02-853531764
Orari: mar-dom 11-19, gio 14:30-22, lunedì chiuso

L'Hangar Bicocca, da poco trasformato in fondazione, inizia il nuovo corso con una bella mostra, dedicata alle straordinarie sculture di luce di Anthony McCall.
Le opere esposte, realizzate tra il 2004 e il 2009, sono proiezioni verticali della serie dei "Solid Light Films" (Film di luce solida) e sono per lo più inedite. Una di loro, infatti, Meeting You Halfway, è stata realizzata appositamente per questa rassegna.

L'artista, che oggi ha abbandonato la pellicola per il digitale, è nato in Inghilterra nel 1946, ma risiede a New York dal 1973.
I suoi esordi risalgono agli anni '70, quando realizzava performance all'aperto, come Landscape for Fire (1972), dove il fuoco veniva usato come materiale scultoreo, ma ha iniziato a essere conosciuto l'anno successivo, quando ha cominciato a dedicarsi ai "Solid Light Films", per i quali è considerato uno dei più importanti rappresentanti del cinema d'avanguardia britannico.
Da allora a oggi ha esposto in alcuni tra i più prestigiosi musei internazionali, tra cui il MoMA di New York, la Tate Britain di Londra, il Museum für Moderne Kunst di Francoforte, il Museu d'Art Contemporani di Barcellona ecc.

McCall ha cominciato a sviluppare l'idea dei "Film di luce solida" osservando la meccanica di proiezione della pellicola. Mentre stava compiendo questa operazione si è reso conto, infatti, che il fascio di luce, prima di arrivare sullo schermo, presenta un volume tridimensionale e ha pensato di sfruttare questa proprietà per dare vita a impalpabili strutture scultoree.
Le prime opere le ha realizzate in orizzontale, poi ha deciso di passare al formato verticale, che consente un intervento più incisivo sullo spazio.

I filmati, proiettati in un luogo buio, immerso nella foschia, danno vita, di volta in volta, a "figure astratte, ellissi, onde e superfici piane, che si espandono, si contraggono o accarezzano lo spazio" esaltando le qualità scultoree e volumetriche del fascio luminoso e generando l'illusione della tridimensionalità.
Grande importanza ha anche l'intervento dei visitatori, che, muovendosi dentro, attorno e attraverso le proiezioni, hanno la possibilità di alterare le forme effimere create da McCall e diventare al tempo stesso protagonisti e registi dell'opera.

I "Solid Light Films" presentati all'Hangar Bicocca, uno dei pochissimi centri espositivi che, per le sue dimensioni, è in grado di ospitare questa serie di "sculture", oltre a garantire un'esperienza multisensoriale unica ed emozionante, offrono la più lampante dimostrazione dell'approccio creativo di McCall. Osservando queste opere si capisce, infatti, che l'artista lavora sovrapponendo installazioni, film, sculture e performance, e che è proprio questo modo di fare che gli consente di instaurare un dialogo particolare con l'ambiente circostante e con gli spettatori.

La mostra, curata da Serena Cattaneo Adorno, è accompagnata da un catalogo illustrato con testo critico di Hal Foster, pubblicato dalle Edizioni Corraini, e da un interessante programma di attività didattiche e visite guidate.

Links ad altre pagine di Artdreamguide correlate