Glossario: termini dell'arte moderna e contemporanea

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Jugendstil

Variante tedesca e scandinava dello stile "Art Nouveau".
La denominazione deriva da "Jugend - Münchner illustrierte Wochenschrift für Kunst und Leben", rivista d'arte e letteratura, fondata nel 1896 da Georg Hirth. La pubblicazione, nata come rivista della "Münchner Sezession", divenne strumento di diffusione del nuovo stile grafico sinuoso, scaturito con l'"Art Nouveau".
Come tutta l'"Art Nouveau", lo "Jugendstil" si caratterizzò per l'andamento curvilineo e sinuoso delle linee e l'uso di forme vegetali o floreali, derivate dalla natura. Alla base di questo stile vi furono le innovazioni grafiche introdotte dal "Modern Style" britannico e l'influsso dell'arte giapponese. A favorirne la diffusione contribuì l'esigenza di rottura nei confronti della cultura tradizionale e dominante, portata avanti dalle "secessioni".
Lo "Jugendstil" si sviluppò in Germania e nei paesi scandinavi, Finlandia in particolare. Ebbe anche notevoli punti di contatto con la "Wiener Secession", nata a Vienna nel 1897.

I principali centri dello "Jugendstil" furono Monaco, Brema e Darmstadt, dove fiorì la cosiddetta "Darmstauml;dter Künstlerkolonie". Gli esponenti più importanti furono gli architetti Peter Behrens, August Endell e Bruno Paul, i grafici Hermann Obrist, Otto Eckmann e Bernhard Pankok, i pittori Franz von Stuck e Max Klinger, gli scrittori Arthur Schnitzler, Hugo von Hofmannsthal, Rilke e Stefan George.