Storia dell'arte: arte moderna
"Die Brücke".
Soggetti e temi degli artisti di "Die Brücke"
I principali esponenti di "Die Brücke" furono: Ernst-Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Karl Schmidt-Rottluff, Max Pechstein, Otto Müller, Emil Nolde. Nei primi anni di attività il loro lavoro presentava una sostanziale omogeneità di contenuti e stile.
I primi quadri di Ernst-Ludwig Kirchner (1880-1938) raffigurano nudi, ritratti e nature morte. Poi è la volta degli scorci urbani e di suggestivi paesaggi alpini. Tra il 1913 e il 1914 appaiono le famose scene di strada con prostitute (Berliner Strassenszene, Fünf Frauen auf der Strasse). Tipica della sua pittura è la linea sciolta, curvilinea alternata a traiettorie spigolose.
Il soggetto più ricorrente nei quadri di Erich Heckel (1883-1970) è la natura rappresentata in raccolti paesaggi. In essa compare spesso la figura umana sotto forma di bagnanti (Badende).
Karl Schmidt-Rottluff (1884-1976) ha dipinto interni, paesaggi, figure di contadini e spaccapietre, composti per masse dense di colori forti.
Max Pechstein (1881-1955) manifestò sempre un grande fascino per Gauguin e per l'esotico, che lo spinse a un lungo soggiorno in Polinesia. Questi interessi trovano conferma nei quadri con interni, nature morte, ritratti in tinte sgargianti (Bildnis in rot), ma anche in nostalgici paesaggi.
Otto Müller (1874-1930) è stato sempre fedele a tematiche collegate alle sue origini zingare e al fascino per la natura. Sono ricorrenti, infatti, le raffigurazioni di nudi ai bordi di un lago o di zingari dai toni delicati.
Anche Emil Nolde (1867-1956) risentì fortemente dell'ascendente di van Gogh, Ensor e Munch. Le sue composizioni presentano spesso soggetti tratti da storie o leggende. Raffigurano maschere animate da una sinistra perversità, temi religiosi. Negli anni '10 dipinse anche paesaggi, marine in particolare, in cui la natura appare come animata da forze soprannaturali e misteriose. A differenza dei compagni, l'equilibrio delle sue opere appare basato sulla suggestione e la forza luminosa del colore.
Lo scioglimento di "Die Brücke" nel 1913 aprì una fase di lavoro indipendente per ognuno di loro. Pechstein, in polemica con l'imborghesimento di Liebermann e della Sezession, nel 1913 fondò la "Neue Sezession", cui peraltro aderirono tutti i suoi ex-compagni. In seguito, sull'onda del fascino per l'esotico, lasciò la Germania tra il 1914 e il 1918 per dipingere a Palau (Palau-Tryptichon).
Kirchner dopo la Grande Guerra se ne andò in Svizzera, dove dipinse maestosi paesaggi alpini. A Davos trascorse anni di grande inquietudine, che finirono col suo suicidio nel 1937.
Nolde preferì seppellirsi nel Nord della Germania. Mentre Heckel e Schmidt-Rottluff continuarono a giocare un ruolo di primo piano nell'ambito del mondo espressionista, finchè il nazismo non gli tappò la bocca intimandogli il divieto a dipingere ("Malerverbot").