Storia dell'arte: arte moderna

Il cubismo.
Fasi principali

In senso cronologico, il cubismo viene di solito suddiviso in tre fasi principali:

1) Il "cubismo primitivo" inizia attorno al 1907.
Esponenti principali furono Pablo Picasso e Georges Braque. Ma fu Picasso a gettarsi in un intenso lavoro di sperimentazione che sfociò nelle Les Demoiselles d'Avignon.
In questa fase gli artisti lavorano soprattutto sulla rottura dei piani e su una maggiore essenzialità delle forme. Rispetto alle fasi successive si osserva nelle opere il persistere di una certo grado di profondità, di chiaro-scuro e vivacità cromatica. Le superfici e i piani sono semplici, ampi, piuttosto volumetrici. Le forme appaiono ancora poco frammentate. Ne risulta, così, un impianto compositivo ancora chiaramente figurativo.
Sullo stile degli artisti fanno sentire la loro influenza particolarmente la scultura primitiva catalana, la scultura negra e la pittura spoglia ed essenziale del Doganiere Rousseau.

2) Il "cubismo analitico" ha inizio attorno al 1909.
Picasso e Braque accentuano il processo di analisi e scomposizione degli oggetti. I piani semplici del primo periodo si frantumano in frammenti e scaglie. Le masse solide e volumetriche cedono il posto a un gioco ritmico di sfaccettature e angoli che smembra l'oggetto, e lo ricompone, quasi piatto, sulla tela.
L'impianto ancora figurativo delle opere proto-cubiste si dissolve in una trama quasi astratta di elementi. A sottolineare l'importanza di questa trama è la povertà del colore, ridotto a poche sfumature di bruni, verdi, rossi e ocra, che danno una sensazione di monocromia.
A questa fase risalgono numerose nature morte di Picasso e Braque, che raffigurano tavoli con oggetti e strumenti musicali: Il poeta (1911), Ma Jolie (1911-12) e L'aficionado (1912) di Picasso, Donna che legge (1911), Natura morta con arpa e violino (1911), Il tavolino (1911), Il portoghese (1911-12) di Georges Braque. Sono quadri così simili tra loro da rendere a volte persino difficile stabilirne a priori la paternità.
Al termine di questa fase cominciano a sperimentare soluzioni formali analoghe anche Fernand Léger e Juan Gris. Mentre Robert Delaunay applica il metodo di scomposizione cubista a un substrato paesaggistico ancora ben definito e riconoscibile.

3) L'inizio del "cubismo sintetico" viene fissato in maniera discordante. Taluni lo fanno cominciare verso la fine del 1910, altri attorno al 1912.
La fase precedente comporta un'operazione di "analisi" dell'oggetto, che trova nella scomposizione la sua espressione pratica. Questa fase, invece, si caratterizza per la "sintesi" dell'oggetto, che si traduce nella ricomposizione. L'oggetto viene ricomposto sulla tela senza passare attraverso la sua analisi e scomposizione. Viene ricostruito nella sua fisionomia essenziale, tenendo conto delle sue parti principali, senza vincoli di prospettiva, profondità. In effetti, le composizioni sintetiche si contraddistinguono per la loro piattezza e mancanza di volume.
Nei quadri di Picasso, Braque e Gris di questo periodo fanno la loro comparsa anche caratteri, scritte, che hanno la funzione di arricchire il gioco ritmico della composizione. Per dare forza alle superfici pittoriche viene usata anche sabbia, mescolata al colore ad olio.
Per la prima volta nella storia dell'arte fanno la comparsa anche inserti di materiali particolari, incollati alla superficie della tela: pezzi di corda, frammenti di giornali, carte da parati, carte da gioco, elementi di legno. Si parla di "papier collés", o "collage".