Storia dell'arte: arte del dopoguerra

New Dada o New-dadaism: caratteristiche generali

Il New Dada, o New-dadaism, è una tendenza artistica diffusasi in America attorno alla metà degli anni '50.
La denominazione nasce dalla rielaborazione di alcune tematiche del Dadaismo. In particolare:

  • la presenza nell'opera di oggetti comuni
  • la componente ironica.

La principale caratteristica di New Dada è l'inserimento nell'opera d'arte di elementi della vita quotidiana. L'artista viene stimolato dal loro aspetto, dalla loro presenza nel loro normale contesto. Li preleva, li ricombina sulla tela e li rielabora con l'ausilio della pittura, creando nuove associazioni.
Gli elementi impiegati sono quanto mai vari: forme note, fotografie, pezzi di giornale, frammenti di materiali, oggetti completi, addirittura animali imbalsamati.
A seconda delle modalità di realizzazione, i prodotti della New Dada si presentano sotto forma di quadri, oppure possono invadere lo spazio, sotto forma di sculture o di complessi assemblaggi.
Questo procedimento non deriva da concezioni programmatiche particolari. Scopo dell'artista è semplicemente quello di realizzare un nuovo tipo di immagine. Un'immagine capace di stabilire nuove relazioni percettive tra le forme e gli oggetti comuni. Quindi, un'immagine collegata al quotidiano, ma non imitatrice o descrittiva del quotidiano.

Alla base del New Dada si collocano due influenze principali:

  • Marcel Duchamp e il Dadaismo
  • John Cage e il mondo della nuova musica newyorkese, cui fanno capo anche il pianista David Tudor e il coreografo Merce Cunningham.

L'apprezzamento per Duchamp e il Dadaismo si accompagna, d'altra parte, a molte differenze. In particolare, è estraneo agli artisti New Dada l'approccio mentale dei dadaisti, i quali, attraverso forme di "antiarte", intendevano porre il problema del concetto stesso di "arte".
Un altro elemento alla base di New Dada è l'insofferenza di alcuni giovani artisti americani nei confronti dell'Espressionismo Astratto, la tendenza dominante del momento. Guardare alla realtà quotidiana e ricavarne gli stimoli per realizzare nuove immagini rappresentano per loro il modo per superare l'istintività e il soggettismo dell'Espressionismo Astratto.
Ponendo l'accento sul quotidiano e spalancando lo sguardo sull'universo di immagini della società dei mezzi di comunicazione, New Dada spiana la strada alla Pop Art.
In definitiva, alla metà degli anni '50, New Dada funge da passaggio tra l'Espressionismo Astratto e la Pop Art.

I principali esponenti furono Robert Rauschenberg e Jasper Johns.
In Rauschenberg prevale la componente combinatoria di oggetti e frammenti, che porta alla realizzazione di quadri-scultura o assemblaggi. Mentre alla pittura viene lasciata una funzione di rifinitura. Si parla di Combine painting.
In Johns prevale, invece, la componente pittorica. L'artista trae spunto da forme note e cariche di significato (la bandiera americana, il bersaglio, i numeri) e le riproduce in maniera artigianale, con gli strumenti della pittura. In questo modo ne sottolinea la valenza strettamente formale, sganciata dal loro abituale significato e dalla loro funzione simbolica: ad es. la bandiera americana come insieme di stelle, campi blu e strisce bianche e rosse.
Il lavoro di Rauschenberg e Johns incontrò vasti consensi già alla fine degli anni '50. Certamente ebbe un notevole impatto sui futuri protagonisti della Pop Art: Roy Lichtenstein, Andy Warhol, James Rosenquist, Jim Dine, ecc. Ma la tendenza maggiormente imparentata con essi fu la cosiddetta "Junk Art".