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Conclusi i lavori alla Pinakothek der Moderne di Monaco
Pinakothek der Moderne
Barer Str. 40, 80333 München
Tel. 089-23805-360
Orari: mar-dom 10-17, gio-ven 10-20
Il foyer della Pinakothek der Moderne di Monaco (München), denominato "Rotunda"
Dopo 6 anni di lavori e polemiche, il 16 settembre è stata finalmente inaugurata la Pinakothek der Moderne di Monaco, progettata dall'architetto Stephan Braunfels. Alla manifestazione erano presenti il Presidente bavarese Helmut Stoiber e il Presidente della Repubblica Johannes Rau. L'occasione ha offerto lo spunto per la presentazione di un'opera di Eduardo Chillida, recentemente scomparso.
La nascita del nuovo museo, situato vicino alla Alte Pinakothek e alla Neue Pinakothek, ha trasformato l'area tra il centro e la zona di Schwabing in un vero e proprio "quartiere dell'arte", che tedeschi e turisti mostrano di gradire, dato il numero dei visitatori (più di 200.000) che, in meno di un mese, hanno dato l'assalto al nuovo centro espositivo.
Disposta su tre piani e con uno spazio di circa 16.000 mq a disposizione, la Pinakothek der Moderne è costata circa 121 milioni di Euro, una cifra decisamente superiore al budget preventivato. La sua realizzazione è andata per le lunghe ed è stata costellata da scandali e interruzioni. Buona parte dei problemi sono derivati dalla creazione della "Rotunda", la cupola di cristallo che ricopre il foyer, rifatta due volte perché non conforme al progetto.
Al di là delle polemiche, molti sono comunque gli aspetti positivi. La creazione della Pinakotek pone infatti fine al calvario di ben quattro collezioni, prima ospitate in diversi edifici. Le opere in questione sono quelle della Staatsgalerie moderner Kunst, della Staatliche Graphische Sammlung e della Neue Sammlung, cui vanno aggiunte le collezioni di architettura della Technische Universität München. La loro provenienza si rispecchia nell'attuale organizzazione del museo, che risulta distinto in 4 dipartimenti, dedicati rispettivamente all'arte moderna e contemporanea, ai disegni e alla grafica, al design, all'architettura.
Tra i punti di forza della Pinakothek der Moderne di Monaco figurano l'arte contemporanea e il design. Ma soprattutto la prima, che può contare su opere straordinarie di grandi artisti come Max Beckmann, Ernst Ludwig Kirchner, Paul Klee, Franz Marc, August Macke e Marino Marini. Decisamente interessanti anche i lavori che testimoniano l'attività di movimenti e correnti del '900 come la "Brücke", il "Blauer Reiter", l'astrattismo, il surrealismo e l'informale.
Come in ogni museo che si rispetti, ampio spazio verrà dato all'attività espositiva temporanea e alla didattica.
La realizzazione della Pinakothek der Moderne non costituisce l'ultimo passo del sistema museale della città. Mancano spazi per la Staatliche Graphische Sammlung e resta aperto il problema delle opere d'arte contemporanea che Udo e Annette Brandhorst, due grandi collezionisti di Colonia, hanno donato allo Stato bavarese. Inizialmente destinate al museo appena inaugurato, sono ora in attesa della realizzazione di un nuovo edificio, più consono al gusto e alle esigenze dei donatori, insoddisfatti del progetto di Braunfels. Il concorso è in dirittura d'arrivo e, a breve, si attende la designazione del nuovo architetto.