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Alinari: un'azienda "scattante"
In Italia, quando si parla di fotografia e soprattutto di archivi di immagini si pensa subito ad Alinari, che può vantare una lunga tradizione in questo settore e di strada ne ha fatta davvero tanta. La piccola azienda a conduzione familiare, creata a Firenze nel 1852, si è infatti trasformata nel tempo in un'azienda di prestigio internazionale, dotata di mezzi e tecniche all'avanguardia.
La sua storia, che accompagna lo sviluppo del nostro paese, ci permette di capire le ragioni del suo successo.
È il 1852, quando Leopoldo Alinari (1832-1865), aiutato economicamente dal calcografo Giuseppe Bardi, da cui ha fatto il suo apprendistato, si decide ad aprire un laboratorio di fotografia a Firenze.
Adeguandosi a quelle che sono le richieste del momento, si occupa principalmente di ritratti e della riproduzioni di opere d'arte e monumenti.
La Fratelli Alinari nasce due anni dopo quando entrano a far parte dell'azienda i suoi fratelli: Giuseppe, che si dedica alla fotografia, e Romualdo, che si occupa dell'amministrazione.
Nel 1863, ormai conosciuta anche all'estero, la Alinari cambia sede e si trasferisce da Via Cornina (attuale Via del Trebbio) in Via Nazionale (dal 1987 Largo Fratelli Alinari), dove si trovano ancor oggi uffici e laboratori.
Nel 1890, morti i fondatori dell'azienda, passa tutto nelle mani di Vittorio (1859-1932), figlio di Leopoldo, che dà il via all'attività editoriale. Sono anni di grandi soddisfazioni e la Alinari si conferma leader nel proprio settore.
La guerra e la prematura scomparsa del figlio Carlo, che avrebbe dovuto succedergli nell'impresa, inducono Vittorio a vendere l'azienda a un gruppo di nobili, intellettuali e imprenditori. Nel 1920, la Alinari perde quindi il carattere familiare che l'aveva contraddistinta fin dalla nascita e si trasforma in società.
La crisi del 1929 produce le sue conseguenze anche in Italia e molti azionisti della Fratelli Alinari I.D.E.A. sono costretti a vendere le loro quote. A comprarle è Vittorio Cini, che dà il via all'acquisizione di nuovi fondi fotografici realizzando la più importante raccolta di immagini sulla storia e sull'arte italiana.
Cini muore nel 1977 e nel 1983 Claudio de Polo Saibanti assume la presidenza della società, che porta avanti con grande energia.
Il 1985 vede la nascita del Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari. Ospitato a Palazzo Rucellai, in Via della Vigna Nuova, dispone di una ricca biblioteca in materia e conserva un numero spropositato di stampe originali, opere di grandi maestri dell'800 e del '900, un campionario davvero unico di macchine fotografiche, obiettivi, strumenti da laboratorio e cornici. In pratica, tutto ciò che riguarda la fotografia a partire dal 1839.
Gli anni '90 si caratterizzano per importanti accordi commerciali. La Alinari, infatti prende in gestione le foto dell'Archivio Fotografico del Touring Club Italiano (1994), dell'Istituto Luce (1996), dell'Archivio Storico dell'Ansaldo (1997) ecc.
Altri accordi fondamentali sono quelli avviati col Ministero per i Beni e le Attività culturali, che riguardano la vendita dei diritti di riproduzione delle opere d'arte di proprietà dello Stato Italiano (1997), e con l'Archivio di Rai Teche (2004).
Internet comincia a muovere i primi passi anche in Italia e, nel 1998, la società dà il via a una grande opera di digitalizzazione del suo Archivio, che porta, nel 2001, alla nascita della Alinari On Line, un catalogo di oltre 300.000 immagini, suddivise tra i siti Business ed Educational. Un corpus di tutto rispetto e in crescita, che diventa piccolo se viene messo a confronto con l'intera collezione della Fratelli Alinari, un patrimonio di ben 3.500.000 fotografie, buona parte delle quali dedicate alla storia dell'arte e dell'industria italiana. Un vero record.
Il 1998 va ricordato anche per un altro fatto. A un anno dalla chiusura del museo, inadeguato rispetto agli obiettivi, viene, infatti, istituita la Fondazione per la Storia della Fotografia Fratelli Alinari, che ha il compito di preparare la nascita di un'istituzione più completa e attrezzata, il Museo Nazionale di Storia della Fotografia.
Si arriva così al 28 ottobre 2006, che vede l'inaugurazione di questo attesissimo spazio per la fotografia. Un luogo "magico", che racconta la storia di questo medium e l'avventura di un'azienda, che in Italia non ha rivali e, nel mondo, ha sicuramente una posizione di prestigio.