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Appello per "I Sette Savi" di Melotti
Il 25 agosto 2007, Giovanni Scirocco, professore dell'Università di Bergamo ed ex Carducciano, pubblicò sul blog del liceo milanese un intervento, in cui parlava di una recente visita al MART di Rovereto, dove aveva avuto modo di vedere I Sette Savi di Fausto Melotti (1901-1986), un'opera monumentale, composta da 7 figure in gesso dipinte di bianco, che l'artista trentino aveva realizzato nel 1936, insieme ad altre 5, distrutte durante la guerra, per la Sala della Coerenza, disegnata dallo studio B.B.P.R. (Banfi, Belgiojoso, Peressuti, Rogers) per la VI Triennale di Milano.
La visione di questo straordinario gruppo scultoreo, originariamente intitolato Costante uomo, scatenò in lui dei ricordi di gioventù e le informazioni riportate dalla didascalia gli confermarono che non si stava sbagliando.
Le sculture in pietra che aveva visto in giardino quando ancora studiava al Liceo Carducci, e che sono simili a quelle esposte nel parco che si trova dietro al PAC di Milano, erano state realizzate, infatti, negli anni '60, proprio da Melotti, che le aveva regalate alla scuola.
La scoperta e lo stupore lasciarono ben presto spazio al dubbio. Rammentò infatti di non aver più visto quelle statue, la cui presenza allora gli era sembrata "strana e inquietante", e che ora invece era in grado di apprezzare e capire.
Dopo aver letto il suo intervento, studenti e insegnanti decisero di dare la caccia al "capolavoro scomparso" e, dopo qualche ricerca, lo trovarono relegato in uno scantinato.
Benché le sue condizioni destassero qualche preoccupazione, l'entusiasmo per il ritrovamento fu così grande che venne stabilito di procedere al restauro. E fu allora che cominciarono i problemi. I soldi richiesti per il recupero de I Sette Savi, infatti erano davvero tanti e, soprattutto, molti di più dei fondi a disposizione.
Data l'importanza dell'opera e dell'autore, sarebbe bello se qualcuno potesse intervenire con un sostegno economico...